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Proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

Il gesto di solidarietà di Juliette Binoche, Marion Cotillard e le star francesi per le donne iraniane

Anche le attrici francesi Julietti Binoche, Marion Cotillard, Isabelle Huppert e tante altre hanno deciso di mostrare solidarietà per la morte di Jina Mahsa Amini, supportando le proteste delle donne iraniane che vanno avanti da giorni.
A cura di Ilaria Costabile
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Le proteste in Iran, conseguenza della morte della 22enne Jina Mahsa Amini, arrestata per aver indossato male il velo e presumibilmente pestata dalla polizia morale iraniana, hanno mobilitato l'attenzione delle altre donne nel mondo che, quindi, hanno voluto mostrare solidarietà alla giovane scomparsa, supportando le istanze delle donne iraniane scese in piazza. Il gesto, diventato virale in questi giorni sui social, consiste nel tagliare una ciocca di capelli.

Le star francesi tagliano una ciocca di capelli

Come ha fatto anche Claudia Gerini, in un video diffuso su Instagram nelle ultime ore, anche alcune attrici francesi hanno deciso di girare un video in cui una ad una si tagliano una consistente ciocca di capelli. Ad aprire il video c'è Juliette Binoche, poco dopo compare Marion Cotillard e ancora Isabelle Huppert, a seguire Julie Gayet, si intravede Charlotte Gainsbourg. In sottofondo la canzone è Bella Ciao, un simbolo evidente di una protesta che va avanti da settimane e con la quale si intende far luce su una situazione preoccupante che coinvolge l'intera comunità iraniana, dove ormai la libertà è completamente sotto assedio.

La morte di Jina Mhasa Amini

Lo scorso settembre, Jina Mahsa Amini era in visita a Tehran con la famiglia, quando è stata portata via dalla cosiddetta "polizia morale" islamica, che si occupa di controllare il codice di abbigliamento imposto alle donne del Paese. Ognuna di loro, infatti, deve indossare il velo comprendo completamente il capo, rispondendo ad una legge ormai datata 1970. Jina Mahsa Amini è stata accusata di non aver rispettato questa legge, perché fuoriusciva dal velo una ciocca di capelli, ed è stata per questo motivo portata in carcere. Durante la sua detenzione la 22enne è stata più volte maltrattata, fino alla morta sopraggiunta dopo un infarto. Nonostante la causa del decesso sia stata ormai stabilita, non convince la versione riferita dalla polizia, sia gli attivisti per i diritti umani che i familiari, denunciano un pestaggio ai danni della giovane Mahsa da parte delle forze dell'ordine.

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