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Claudio Santamaria: “Roberta Bruzzone ha accusato mia moglie di aver mentito sull’aborto, bestialità”

Claudio Santamaria sostiene di avere ascoltato un audio nel quale la criminologa Roberta Bruzzone avrebbe messo in dubbio l’aborto subito da Francesca Barra. Lo sfogo dell’attore su Instagram.
A cura di Daniela Seclì
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Claudio Santamaria ha pubblicato un lungo sfogo su Instagram. Secondo quanto sostiene l'attore, avrebbe ascoltato un audio nel quale la criminologa Roberta Bruzzone, avrebbe messo in dubbio la veridicità dell'aborto subito da Francesca Barra.

Lo sfogo di Claudio Santamaria contro Roberta Bruzzone

Martedì 24 gennaio, Claudio Santamaria ha pubblicato su Instagram un post nel quale ha esordito: "Mi duole commentare simili bassezze, ma sono così incaz*ato che sento di doverlo fare. È stato condiviso un audio con alcune conversazioni private della criminologa Roberta Bruzzone che offende me e mia moglie Francesca Barra (l’audio era più lungo di quello che ascoltate e riguardava anche me) sostenendo che abbiamo mentito sulla perdita del bambino: ‘Pare che la notizia l’abbia inventata'".

L'attore si sarebbe aspettato più sensibilità dalla criminologa

Lo sfogo dell'attore è proseguito, specificando di non essere interessato alle beghe legali tra Roberta Bruzzone e chi starebbe diffondendo i suoi audio privati, ma ciò che lo rende furioso è che queste parole siano presumibilmente state pronunciate da una persona che ha a che fare con lutti e casi delicati ogni giorno per via del suo lavoro:

A me non interessa entrare nelle beghe legali fra lei e la società Emme Team che ha pubblicato anche questo audio insieme con altri nei confronti di altre persone fra cui Vespa, Nuzzi ecc, e non mi interessa soffermarmi sui metodi discutibili con cui sta avvenendo tutto questo. A me non interessa nemmeno che un simile pensiero sia stato reso pubblico. Quello che mi sconvolge e mi fa rabbia è che una professionista che ha a che fare con i lutti, che dovrebbe essere sensibile nei confronti della morte e del dolore della perdita delle famiglie possa averlo anche solo pensato. Possiamo non stimare una persona, un collega, un vicino di casa, possiamo provare sentimenti avversi e antipatie, ma questo pensiero va oltre: rasenta la bestialità e il pettegolezzo più pericoloso e spero che le persone che coinvolgeranno la signora Bruzzone in contesti dove questo comportamento potrebbe essere incoerente con le storie che raccontate, ne terranno conto.

Dunque ha concluso specificando che per lui e sua moglie, quello della perdita del loro bambino è un dolore ancora vivo: "Mi sento di scrivere queste cose per me, per l’immenso e costante dolore che prova anche mia moglie per quella perdita che non avrei mai voluto farle rivivere pubblicamente e per il rispetto del dolore che abbiamo provato noi e i nostri figli e per chi vive questi drammi dovendo pure fare i conti con le schifezze partorite da una persona che ogni giorno viene invitata nei salotti televisivi e nelle vostre case giudicando fatti e persone".

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