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“Annegate i bambini ucraini, stuprate le donne”, licenziato il giornalista di Russia Today

Anton Krasovsky, anchorman dell’emittente televisiva Russia Today, ha incitato alla violenza nei confronti di Kiev, invitando ad annegare e bruciare i bambini ucraini e stuprare le donne. È stato licenziato: “Dichiarazioni selvagge e disgustose”.
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In Russia è successo che Anton Krasovsky, anchorman dell’emittente televisiva Russia Today, ha incitato alla violenza nei confronti di Kiev, utilizzando i bambini. Lo ha fatto in diretta televisiva, consigliando ai telespettatori di annegare o bruciare i bambini, giustificando inoltre gli stupri dei soldati russi alle donne ucraine. Un momento di televisione scioccante che sta facendo giustamente il giro del mondo. Nonostante tutto, il direttore di Russia Today ha licenziato Anton Krasovsky definendo le affermazioni del giornalista "selvagge e disgustose".

Il commento orribile

Il conduttore della trasmissione Anton Krasovsky ha suggerito di annegare o di bruciare i bambini ucraini e ha fatto poi commenti orribili sugli stupri da parte dei soldati russi in Ucraina, dicendo che la stessa Ucraina non dovrebbe esistere e che tutti quelli che resistono all'avanzata russa meritano la morte. Russia Today è finanziato dal governo russo, ma lo stesso direttore dell'emittente ha licenziato l'anchorman.

Il licenziamento

Russia Today, che ora si chiama solo RT, ha dichiarato di aver sospeso l'anchorman Anton Krasovsky subito dopo queste dichiarazioni. Il post che sta girando è stato pubblicato da Russian Media Monitor, che ha preso le distanze. Il direttore Simonyan: "Per ora sto interrompendo la nostra collaborazione. La dichiarazione di Anton Krasovsky è selvaggia e disgustosa. Forse Anton spiegherà quale follia temporanea ha causato". E ha parlato di una "follia momentanea":

Forse Anton spiegherà che tipo di follia temporanea le ha innescate e perchè sono uscite dalla sua bocca. È difficile credere che Krasovsky credesse sinceramente che i bambini debbano essere annegati.

L'Ucraina ha chiesto che Russia Today venga messa al bando in tutto il pianeta: "È un incitamento violento al genocidio, che non ha nulla a che fare con la libertà di parola", ha dichiarato Dmytro Kuleba, ministro degli esteri ucraino.

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