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Anna Safroncik sulla guerra in Ucraina: “Vivo con l’angoscia sperando che tutto questo finisca”

“Penso che nel 2022 questa guerra sia una pazzia”, spiega l’attrice che ha potuto riabbracciare il padre in fuga da Kiev. Resta la preoccupazione per i propri cari: “Ogni mattina vedo le news per capire se la mia vita è ancora in piedi”.
A cura di Giulia Turco
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Anna Safroncik torna a parlare della delicata situazione in Ucraina. L'attrice, naturalizzata italiana, è stata scelta come testimonial per la quindicesima edizione del Festival Internazionale della Cinematografia Sociale "Tulipani Di Seta Nera" in programma dal 5 all'8 maggio a Roma. Raggiunta dall'Ansa, ha raccontato come si sente ad accettare questo incarico in un momento così doloroso per il suo paese e per la civiltà intera: "È fondamentale che la cultura soprattutto in questo periodo di guerra e devastazione faccia da collante", spiega. "La cultura ci salverà".

Il padre fuggito dall'Ucraina

Anna Safroncik ha voluto condividere, sin dalle prime battute del conflitto, tutte le preoccupazioni circa la situazione in Ucraina. Il padre invece, insegnante di musica, ha continuato a vivere a Kiev. Per la serenità della sua famiglia nelle ultime settimane è riuscito a lasciare il paese e a raggiungere la figlia in Italia: "Ora è in casa con me", assicura l'attrice. "Fino a qualche giorno fa era sotto le bombe. Vedere ogni mattina i canali di news per capire se la tua vita è ancora in piedi non è una passeggiata. Siamo molto preoccupati per i nostri parenti e amici: viviamo con molta angoscia sperando ogni giorno che questa guerra finisca".

Anna Safroncik cittadina del mondo

"Mi sento ucraina, come mi sento russa, italiana, cittadina del mondo", spiega all'Ansa l'attrice che ha lasciato il suo paese d'origine a soli 12 anni per venire in Italia insieme alla madre. Madrina del festival romano, ribadisce l'importanza nel raccontare storie perché attraverso la conoscenza si ritrovi l'umanità persa. "Penso che i confini territoriali nel 2022 siano un'assurdità e che questa guerra sia una pazzia come dice anche Papa Francesco", aggiunge. "Fede e speranza non si devono abbandonare, per me la vittoria è la pace", conclude.

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