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Mauro Coruzzi racconta Platinette: “Da giovane andavo a battere sui marciapiedi”

Mauro Coruzzi si racconta al Corriere della Sera: la difficile giovinezza “a battere sui viali” e l’amore per un chirurgo con la doppia vita.
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Platinette racconta Mauro Coruzzi e viceversa. Al Corriere della Sera, il personaggio televisivo fa il punto sul suo mondo, sulla sua giovinezza e sull'importanza di sentirsi bene con se stessi: "Non può esistere la normalità nella vita. Il sesso è la forma di potere più forte".  Ha parlato del suo modo di raccontarsi ai genitori, ha parlato di come andava "a battere sui marciapiedi" e di essere ingrassata 50 kg solo per amore: "Un uomo mi voleva così". 

Le confessioni di Platinette

Platinette/Mauro Coruzzi nasce nel 1955 a Langhirano, vicino Parma, dove cresce in piena epoca DC. Non un periodo particolarmente tollerante nei confronti degli omosessuali: "Ma non mi è mai venuto in mente di dire: mamma sono gay". Poi un giorno succede una cosa:

Trovò dei collant nella mia camera, li lavò e li mise nel cassetto insieme ai calzini. Mio padre invece era uno zombie, nel senso buono.

La prostituzione

Da giovane, Mauro Coruzzi andava a battere sui marciapiedi "lungo i viali". E a scuola era il più bravo, ma passava i compiti solo dietro prestazioni:

Andavo a battere sui marciapiedi, battevo per strada lungo i viali, come si dice nelle canzoni. A scuola passavo per essere uno dei due più bravi della classe, e insieme davamo i compiti ma col cavolo gratis, in cambio di prestazioni. Bullismo? Nessuna aggressione fisica. L'ho vissuto dopo. Aggressioni verbali a cui ho risposto con non so quale coraggio. A vent' anni ho cominciato a fare spettacoli di cabaret. Andavo a vedere un gruppo di trasformisti.

L'amore: "Ho preso 50 chili per un uomo"

L'amore è stato sempre difficile. Ha preso peso per gli uomini che lo volevano così, c'era stato anche un chirurgo di Parma che però conduceva una doppia vita:

Ho preso 50 chili per un uomo, per conquistarlo, mi voleva così e sono esplosa come una mina. Poi c'è stato un chirurgo di Parma, anche a lui piacciono grassi; gli chiedevo, come ti possono piacere mostri come me? Aveva una doppia vita, io sognavo di andare al cinema con lui, normalmente. Temeva lo scandalo e finì.

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