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Maurizio Costanzo, il ricordo di Carlo Conti a Fanpage.it: “Era un faro, il mio pensiero va a Maria”

Carlo Conti racconta a Fanpage.it del suo rapporto con Maurizio Costanzo: “Avevo avuto anche la fortuna di essergli diventato amico, di avere la sua stima”. L’ultima chiamata poche settimane fa: “Il legame con Maria mi porta ad avere un dolore amplificato al massimo”.
A cura di Andrea Parrella
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"Un fulmine a ciel sereno", così Carlo Conti definisce lascomparsa di Maurizio Costanzo, morto il 24 febbraio 2023 all'età di 84 anni. Conti, volto di punta della Rai, aveva stretto con Costanzo un rapporto di affetto e stima, anche in virtù dell'amicizia con Maria De Filippi certificata dal Sanremo 2018 condotto insieme a lei. Raggiunto da Fanpage.it, Carlo Conti ha ricordato così Costanzo a pochi minuti dall'annuncio della sua scomparsa.

Che effetto le fa questa notizia?

Sono senza parole. Stavo guardando il Tg e sono rimasto qualche attimo fermo, immobile, per capire se avessi capito bene la notizia. È la perdita di un faro, un riferimento, un esempio di professionalità, bravura. L'uomo che ha inventato il talk show in Italia, ha insegnato a tutti come fare le interviste.

Un legame lavorativo, ma soprattutto umano, quello che vi caratterizzava.

Personalmente, avevo avuto anche la fortuna di essergli diventato amico, di avere la sua stima. Il legame con Maria mi porta ad avere un dolore amplificato al massimo. Il mio pensiero in questo momento va tutto a lei.

Di recente, aveva dedicato una puntata del suo Maurizio Costanzo a lei, Bonolis e Scotti, celebrandovi come i nuovi tre tenori della Tv.

È incredibile come io, Gerry e Paolo abbiamo pubblicato su Instagram lo stesso tipo di ricordo. I suoi "ragazzi" lo ricordano così. Da un punto di vista professionale una riconoscenza e una stima immensa. Poi c'è un punto di vista umano, un legame altrettanto forte e stretto, a doppia mandata visto anche il mio rapporto con Maria.

L'ha definito inventore del talk show. Da uomo di Tv, qual è il programma più significativo della carriera di Costanzo?

In Rai fu l'inizio del talk show con Bontà loro. Però è chiaro che una persona in grado di fissare nel titolo il suo nome e cognome è l'esempio massimo di quanto il suo timbro resti su quel programma. Rimane un marchio di fabbrica totale, indelebile.

Non ci si aspettava la sua morte, nonostante l'età. È forse il segno più chiaro della grandezza di un personaggio.

Esatto, come Corrado, Mike Bongiorno, come Vianello o Raffaella Carrà. Sono e resteranno eterni, perché grazie al loro lavoro, alle migliaia di ore di televisione, quello che hanno insegnato, non possono morire.

L'ultima volta che l'ha sentito?

Ci siamo sentiti a Capodanno per gli auguri che ci facevamo sempre. Con Maria ci mandiamo costantemente dei messaggi.

Ha già avuto modo di parlare con Maria De Filippi?

Le ho scritto un messaggio e per ora credo possa bastare.

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