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Amici di Maria De Filippi 2022/2023

Giuliano Peparini: “Tornerei ad Amici, ma non so come Maria De Filippi mi abbia sopportato”

Giuliano Peparini ha confidato a Repubblica, che tornerebbe volentieri ad Amici: “Lo rifarei domani. Al di là della stanchezza, Maria De Filippi mi ha insegnato a lavorare con i giovani”.
A cura di Daniela Seclì
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Giuliano Peparini si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Repubblica. Il coreografo è tornato con la mente agli anni trascorsi ad Amici, programma di cui curava la direzione artistica (attualmente, il ruolo è assegnato a Stephane Jarny). Peparini ha avuto parole di grande stima per Maria De Filippi, che gli ha dato fiducia:

Quando hai la possibilità di stare vicino a una persona come Maria De Filippi, che ti dà fiducia, puoi solo essere grato. Sono un rompiscatole, non faccio vedere le cose prima, non so come mi abbia sopportato. Non mi sopportavo più nemmeno io. Sono perfezionista e insicuro.

Giuliano Peparini tornerebbe volentieri ad Amici

Giuliano Peparini creava dei "quadri" evocativi ed emozionanti, alcuni dei quali ancora bene impressi nella mente degli spettatori. Il coreografo ha confidato che tornerebbe volentieri a occuparsi della direzione artistica del programma condotto da Maria De Filippi: "Lo rifarei domani. Al di là della stanchezza, Maria mi ha insegnato a lavorare con i giovani. Erano 150 quadri a stagione, alla fine avevo bisogno di ricaricarmi".

Gli esordi di Peparini e il talento riconosciuto all'estero

Agli esordi, Giuliano Peparini ha dovuto lasciare l'Italia per vedere riconosciuto il suo talento: "Mi hanno aperto le porte, quando sono andato via dall'Italia qui non mi si filava nessuno. Magari per il fisico, ero bruttino da piccolo, non che adesso sia bello. Mi vedevo come Edith Piaf, perché era brutta ma cantava bene. Scrisse una lettera la grande ballerina Paola Cantalupo, presi una borsa di studio all'American Ballet. A New York in classe ero fiero, l'unico italiano. Poi la Francia, étoile a Marsiglia da Petit". Infine, gli è stato chiesto se le cose siano cambiate o se nel 2023 venga ancora considerato una stranezza il sogno di un bambino di studiare danza:

Nella mia scuola voglio tanti maschietti, per confrontarmi. So parlarci, so che può essere complicato. I tabù non spariscono in un lampo. Mio nipote ha smesso di ballare per questo. Sono passati quasi 40 anni da quando ero piccolo io, c'è stata una evoluzione minima. Che differenza c'è tra tirare calci a un pallone e saltare, imparare i passi? Se c'è la passione, è tutto.

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