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Doc - Nelle tue mani 2

Doc 2, Malanchino: “Basta tabù su attacchi di panico. Non dirò addio a Gabriel, ma attenti al finale”

Doc 2 – Nelle tue mani. Alberto Malanchino interpreta Gabriel Kidane. L’attore, intervistato da Fanpage.it, ha parlato dei tormenti del suo personaggio: dagli attacchi di panico al tentato suicidio, fino al rapporto burrascoso con Elisa. Poi, ha annunciato un finale ricco di colpi di scena e si è detto convinto che l’evoluzione di Kidane possa proseguire nella terza stagione.
A cura di Daniela Seclì
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Doc 2 - Nelle tue mani, Alberto Malanchino interpreta Gabriel Kidane
Doc 2 – Nelle tue mani, Alberto Malanchino interpreta Gabriel Kidane
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Nella serie Doc 2 – Nelle tue mani, Alberto Malanchino interpreta Gabriel Kidane. Il suo è stato uno dei personaggi più tormentati e intensi della seconda stagione, che ormai si avvia a passo spedito verso l'ultima puntata. Nella trama della fiction con Luca Argentero, Kidane ha dovuto fare i conti con il trauma causato della pandemia. Ha iniziato a soffrire di attacchi di panico e ha tentato il suicidio. L'attore Alberto Malanchino si è raccontato in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, rimarcando l'importanza di mettere fine ai tabù che riguardano la cura della salute mentale. Ha svelato come è riuscito a portare in scena le ferite psicologiche del suo personaggio e si è detto convinto che gli sceneggiatori possano fare proseguire in modo interessante e altrettanto intenso l'evoluzione di Kidane nella terza stagione.

Gabriel Kidane ha affrontato un percorso davvero doloroso: il trauma della pandemia, gli attacchi di panico, poi il tentato suicidio. Quale è stata la tua prima reazione quando hai letto il copione?

L'ho preso come una sfida. Da una parte c'è stata molta gratitudine per lo spazio che è stato concesso al mio personaggio, dall'altra mi sono detto: "Ok, le cose iniziano a essere veramente grosse, speriamo di essere all'altezza". Quando la serie è andata in onda e mi hanno ricoperto di complimenti, è stata una bella riconferma dopo mesi di set, che sono stati belli ma anche tosti, perché entrare nelle parti oscure che tutti noi abbiamo è sempre un viaggio in un tunnel.

In fondo, credo che proprio raccontare quelle parti oscure abbia portato Gabriel a essere uno dei personaggi più amati della seconda stagione.

Sì, Gabriel è un personaggio tridimensionale, con punti di forza e debolezza. All'apparenza è un medico serio, preciso, che ha le sue rigidità, le sue corazze e le sue difese. Poi, però, si scopre che ha un passato burrascoso, a cui si aggiunge una grandissima sensibilità, una fragilità che lo porta ad avere attacchi di panico. Le persone hanno empatizzato con la sua sofferenza. In tanti mi hanno scritto per raccontarmi il loro dolore, ringraziandoci per aver parlato di attacchi di panico, rompendone il tabù, e del bisogno di supporto psicologico nei momenti delicati.

Quando Gabriel ha tentato il suicidio, in molti hanno temuto di perderlo come è accaduto con Lazzarini. Come è stato per te calarti nei panni di un uomo che decide di farla finita?

Parto dal presupposto che a me non è mai capitato di pensare al suicidio o di soffrire di attacchi di panico, quindi non ho attinto da una situazione di vita che ho interiorizzato. Ma quando si recita, soprattutto in queste scene, si crea un'alchimia tra un testo scritto bene e la tua sensibilità. Noi attori siamo un po' come degli apprendisti stregoni, abbiamo dentro di noi tante boccette con le emozioni, i sentimenti, i ragionamenti possibili. E poi a un certo punto ti devi abbandonare. Non sei più tu a interpretare un personaggio, ma è lui che ti porta nel suo mondo. È come se avvenisse un piccolo miracolo, trovi la chiave per poter interpretare al meglio quel personaggio in quella scena. Gabriel mi ha regalato molto e quindi gli sono riconoscente.

Gabriel Kidane, personaggio di Doc 2
Gabriel Kidane, personaggio di Doc 2

Per esprimere le ferite psicologiche di Kidane, ti sei relazionato con uno specialista?

Sì, un terapeuta – Marco Scicchitano – che ha aiutato sia me che Giusy Buscemi a capire un po' di più l'aspetto psicologico della faccenda. Giusy ha ricevuto indicazioni su come si deve porre un terapeuta nei confronti di un paziente, io ho fatto il percorso inverso. Abbiamo analizzato il caso di Gabriel per capire dove fossero le sue fragilità e debolezze e come avrebbero portato agli attacchi di panico e poi al tentato suicidio.

Gabriel, a un certo punto, non ce la fa più e si finge positivo al Covid per sottrarsi al lavoro in ospedale. Così, Doc porta in scena anche la fragilità dei medici che si sono ritrovati inaspettatamente a fronteggiare la pandemia.

Doc ha sempre cercato di mettere al centro dell'attenzione l'empatia, la seconda possibilità, la rappresentazione dell'essere umano in quanto tale con tutti i suoi scivoloni. Nell'immaginario collettivo non si pensa che un medico possa essere una persona anche fragile. Poi, parlando con i medici e gli infermieri che ci hanno aiutato nella serie o che conosco personalmente, mi hanno spiegato che per loro all'inizio è stato tutto inaspettato.

Certo, è stata una situazione drammatica anche e soprattutto per loro.

Ci sono ragazzi che usciti dall'università sono stati messi in trincea contro questo virus. Non è stato facile per nessuno. Come professionisti dovevano mettere le mani in una situazione che all'inizio era totalmente oscura. Chi più chi meno, si sono portati dietro dei fardelli sia da un punto di vista emotivo che professionale. Quello che può aver affrontato realmente un medico, non potremo mai immaginarlo. Per quanto in Doc raccontiamo delle situazioni drammatiche, sono comunque all'interno di una cornice di finzione.

Doc 2 - Alberto Malanchino sul set
Doc 2 – Alberto Malanchino sul set

Sui social hai lanciato un importante messaggio, hai rimarcato quanto sia fondamentale non percepire il fatto di andare dallo psicologo come un tabù. 

Io ho il terapeuta, tanti miei amici ce l'hanno. È una parte della nostra vita balsamica, benefica perché ci permette di fermarci a fare un punto della situazione con noi stessi e capire cosa ci sta succedendo, nella maniera più sana. In Italia, purtroppo, abbiamo ancora questo stigma sociale che associa la figura del terapeuta a colui che interviene per curare solo chi ha una grave malattia mentale. In realtà, ci sono dei livelli diversi. Andare in terapia è come guardarsi allo specchio e avere un feedback su se stessi da parte di un professionista.

Certo, a volte dimentichiamo che la salute mentale e quella fisica dovrebbero essere messe sullo stesso piano.

Viviamo in una società che tende a reprimerci: reprimi i tuoi sentimenti, reprimi le lacrime, non dire che stai male. Deve essere sempre tutto top. Il fatto di ritagliarsi un momento per sé e riconoscere: "Ho bisogno di iniziare un percorso" oppure semplicemente "Voglio approfondire delle parti di me stesso", perché dovrebbe essere visto come una fragilità, una debolezza o un tabù? Secondo me è forza.

Veniamo adesso alla storia d’amore più travagliata di tutti i tempi. Il prete è fuori dai giochi ed Elisa e Gabriel sembrano essersi riavvicinati. Cosa ci dobbiamo aspettare da loro e dal finale di stagione in generale?

Per non rischiare spoiler, posso solo dire che la bellezza di Doc è che è una serie che non si appoggia mai su se stessa. Fino all'ultimo ci saranno interessanti colpi di scena per tutti i personaggi: Elisa, Gabriel, Riccardo, tutti. State attenti alle ultime puntate e la vostra pazienza verrà ripagata. Tra l'altro a quel prete maledetto voglio molto bene (ride, ndr). Lorenzo Frediani, l'attore che lo interpreta, è bravissimo. Eravamo nella stessa Accademia e quindi ci conosciamo dal 2014. Abbiamo riso tanto sul fatto di esserci ritrovati coinvolti in questo triangolo molto particolare. Magari per la terza stagione mi faccio prete io.

Luca Argentero, Alberto Malanchino e Simona Tabasco sono Fanti, Gabriel Kidane ed Elisa Russo
Luca Argentero, Alberto Malanchino e Simona Tabasco sono Fanti, Gabriel Kidane ed Elisa Russo

Quindi mi stai dicendo che Gabriel tornerà nella terza stagione? Alla luce di quanto ha dato questo personaggio, aleggiava già il timore di un addio.

Il fatto che Lux Vide stia pensando alla terza stagione, è stato confermato dallo stesso Luca Bernabei in conferenza stampa. Poi ovviamente stiamo aspettando anche il responso da parte della Rai. Per quanto riguarda Gabriel, lì fa molto l'innegabile bravura degli sceneggiatori. Magari in due stagioni c'è stata un'evoluzione incredibile del personaggio e pensi che più di quello non possa dare. Poi arriva la terza stagione e ne vuoi di più perché scopri dettagli ancora più incredibili su di lui. Quindi sicuramente c'è stata una grandissima crescita da parte di Gabriel, ma volendo potrebbe essere ancora più grande.

Il fatto che stia partendo per l'Etiopia però sembra rendere tutto più complicato. 

Se parte faremo lo spin-off in Etiopia e il gioco è fatto (ride, ndr). Se Gabriel resta, invece, vuol dire che sarò nella terza stagione. Così non ho fatto spoiler e ho dato anche la possibilità di vedere Gabriel in due situazioni diverse.

Sul set c’è questo tira e molla con Elisa. Nella realtà, invece, come procede la tua vita sentimentale?

Ho firmato un contratto con me stesso di non divulgazione (ride, ndr). Posso dire che in questo momento sto bene.

L'attore Alberto Malanchino
L'attore Alberto Malanchino

In un'intervista rilasciata a Vanity Fair, tu e Pierpaolo Spollon avete parlato di contrasti tra di voi sul set. Cosa è successo?

In realtà, non è successo niente di grave. Con Pierpaolo ci sentiamo, ci vogliamo bene. Su questo voglio tranquillizzare tutti. Semplicemente ci sono state delle divergenze su alcuni pensieri e abbiamo trovato una quadra, come succede anche nelle famiglie. Tieni presente che stiamo insieme dai sei agli otto mesi, siamo un gruppo di dieci, quindici attori più o meno della stessa età. Mangiamo insieme, giriamo sette, otto scene al giorno tutti i giorni. Ci può stare che ci siano delle piccole divergenze, ma questo senza limitare o danneggiare un rapporto. Siamo tutti professionisti e adulti, c'è stima.

Dove ti rivedremo dopo Doc – Nelle tue mani 2? 

È uscito il trailer di Lightyear – La vera storia di Buzz, questo lungometraggio Disney Pixar in cui ho lavorato. Sono molto felice, ma al momento non posso dire nient'altro a riguardo. L'8 marzo è uscita la seconda stagione di Guida Astrologica per Cuori Infranti, dove interpreto Andrea Magni. E poi ci sono altre cose ma in questo momento sono top secret, non si possono dire o mi fanno saltare la casa (ride, ndr).

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