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Dal tumore a Miss Italia, il lieto fine di Marta Fenaroli: “Mi sento sopravvissuta”

La storia di Marta Fenaroli, figlia d’arte che sogna di diventare Miss Italia dopo aver sconfitto il cancro: “Mi sento una sopravvissuta ogni giorno”.
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Marta Nerina Fenaroli, già Miss Lombardia, ha 20 anni e sta puntando dritta verso la fascia di Miss Italia. D'altronde, ce l'ha nel dna: sua madre partecipò al concorso nel 1991 senza arrivare troppo in fondo. La sua, però, non è la solita storia della ragazza che ce l'ha fatta. Il passaggio per lei è stato molto tortuoso: ha sconfitto un tumore. "Sono passata da detestare con tutte le forze il mio corpo che mi aveva abbandonata a usarlo poi per avere la mia rivalsa", ha spiegato al Corriere della Sera.

Le parole di Marta Fenaroli

Marta Fenaroli è la testimonianza che la malattia si può sconfiggere"La fame di vita ha trionfato", racconta ancora. Marta è una studentessa di medicina al San Raffaele e ha deciso di partecipare al concorso "un po' per caso, ma pure per far conoscere la mia storia" perché "dopo essermi sentita da schifo queste conferme aiutano, fanno stare bene e danno sicurezze". E poi è figlia d'arte: "Mia mamma Zoraima partecipò a Miss Italia 31 anni fa, quando vinse Martina Colombari".

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La scoperta del cancro

Marta Nerina Fenaroli ha scoperto di avere il cancro a soli 19 anni, una settimana prima di fare gli esami di maturità, in pieno lockdown:

Ero con alcuni amici al lago,mi fanno una foto e io noto questi rigonfiamenti sul collo. Non avevo sintomi. Però faccio dei controlli e mi arriva la terribile notizia. Il giorno dopo avevo l’orale: ho deciso di presentarmi lo stesso senza dire niente ai professori. Non volevo la loro compassione o un trattamento particolare. Soprattutto non volevo fare pena a nessuno. O che i miei compagni pensassero che sfruttavo la malattia per avere corsie preferenziali. Cosa che, purtroppo, ho sentito dire più di
una volta nei corridoi di Miss Italia da alcune ragazze.

Marta ha raccontato ancora: "Fisicamente ero distrutta, il dolore fisico è stato tremendo. Facevo i primi sette giorni a letto, non avevo forze per mangiare o lavarmi o camminare". Ad aprile 2021, la rinascita: "Fuori pericolo. Ci è voluta molta forza,
mi sento ogni giorno una sopravvissuta".

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