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Carolina Rosi racconta Luca De Filippo: “In scena inventava di tutto, lo faceva per me”

La moglie e vedova di Luca De Filippo ricorda l’attore scomparso sette anni fa: “Possedeva un cinismo meraviglioso, sembra un ossimoro”.
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Carolina Rosi, attrice, figlia di Francesco Rosi e Giancarla Mandelli (sorella di Krizia, la stilista) e moglie di Luca De Filippo, si racconta in una intensa intervista firmata da Alessandro Ferrucci per il Fatto Quotidiano. Su Luca De Filippo: "La sua seduzione fu una forma straordinaria di recitazione: ogni sera, sul palco, inventava qualche scenetta. Tutti ridevano come pazzi, e non sapevano che in realtà era per me". I racconti delle nottate di sua madre, passate a giocare a poker anche con Andreotti: "Non so per quanto tempo pressò mio padre per ottenere un invito, ma non solo per il gioco, voleva parlare con mamma; siccome mamma non dormiva, quando non era al tavolo da poker, leggeva tutti i giornali e le Gazzette Ufficiali, ed era così brava e preparata da anticipare le leggi ai commercialisti".

Il ricordo di Luca De Filippo

Carolina Rosi e Luca De Filippo si incontrano sul set di un film di Lina Wertmüller: "Una sera si è fatto trovare sdraiato a terra con una rosa in bocca; mai ricevuto fiori da lui se non il classico bouquet che inviava a tutte le attrici della compagnia; Luca possedeva un cinismo meraviglioso, ironico. Sembra un ossimoro". E la sua prima regola in teatro: "La consapevolezza e il pensiero reale dietro a ogni battuta recitata; comunque oggi, sul palco, manca la coscienza dello spazio scenico, stanno tutti appiccicati, non sanno più come si utilizza la voce, sono tutti appesi a questi maledetti microfonini e poi biascicano".

Il rapporto con Lina Wertmüller

C'è spazio anche per un ricordo di LinaWertmüller, che insultava gli attori per tenerli in riga: "Se un attore gesticolava troppo, lei gli legava le mani, se si incazzava arrivava a prenderlo a morsi; Angela Pagano era talmente brava che non le diceva nulla, quindi era pure colpa degli attori".

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