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Andrea Nicole sulla rottura con Ciprian: “Sono stata cieca, ma sogno ancora di essere mamma”

“È un periodo di ripresa psicofisica”, racconta Andrea Nicole a Fanpage.it dopo la fine della relazione con Ciprian Aftim, conosciuto a Uomini e Donne. “Ho avuto un forte crollo, ho perso molto peso. Quel che è successo mi sarà di insegnamento”. Guardando al futuro: “Il mio rammarico? Vivere in un Paese che per diventare madre mi pone come vincolo la presenza di un uomo”.
A cura di Giulia Turco
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Andrea Nicole è un fiume in piena. La sua emotività sgorgante si rivela limpida e trasparente, la sua potenza la aiuta a mantenere fissa la direzione. La tempesta spinge agli argini i detriti, poi continua a scorrere. Fanpage.it la incontra per la seconda volta. Un anno prima usciva da un programma televisivo, Uomini e Donne, che ha centrato l'obiettivo di "normalizzare" le storie di donne che hanno affrontato una transizione di genere. Ne uscivano in due, lei e Ciprian, mentre oggi ci troviamo da un capo all'altro del telefono in una chiacchierata a due.

L'annuncio della rottura tra te e Ciprian è stato del tutto inaspettato. Sembravate sereni fino a qualche tempo fa…

Sembravamo sereni perché lo eravamo davvero. Non c’è mai stato nulla di costruito. Siamo stati una delle storie meno social nella storia del programma, per mia volontà. Non cercavo visibilità, il mio intento era davvero quello di trovare una persona.

Riavvolgiamo il nastro. A dicembre 2021 lasciate Uomini e Donne insieme, ti trasferisci a Roma per lui e per quasi un anno vivete assieme. Cosa succede da lì in poi?

Succedono tante cose, alcune non le dirò mai… motivo per cui dopo un anno ci troviamo a parlare da sole. Il punto limite è arrivato qualche settimana fa e mi ha imposto uno stop definitivo, non c’erano più i presupposti per continuare.

Di recente però hai rilasciato un'intervista negando totalmente l'ipotesi di una crisi tra voi. Perché?

Per tutelare entrambi e per provare a salvare la situazione. Quando si annuncia pubblicamente una crisi, subentrano fattori esterni che peggiorano la situazione. Ho preferito tenerla per me finché non si fosse risolta, in un modo o nell’altro.

Non è la tua prima ferita d'amore, ma è la prima sotto ai riflettori. Questo la rende più dolorosa?

Non è l'esposizione mediatica a renderla così dolorosa, ma quello che io ho investito. Per me è stata una relazione totalizzante, non mi sono data limiti, l'ho vissuta come non ho mai fatto in passato. Quando ho deciso di stare con Ciprian ho preso la mia vita e l’ho messa in stand by. Per come sono andate a finire le cose è come se ci avessero sputato sopra.

Pensi che Ciprian possa aver sfruttato la tua storia per avere visibilità, mentendo nelle intenzioni?

Questo non lo penso, ci tengo a dirlo: non ho mai messo in dubbio il suo interesse nei miei confronti, ma per certi versi sono stata cieca. Per questo sono più delusa da me stessa che da lui.

Come spieghi il suo totale silenzio sui social, anche dopo il tuo annuncio?

Non saprei risponderti.. mi sono decisa a comunicare la rottura perché personalmente non ho nulla da nascondere. Sono coerente con me stessa, sincera e sempre onesta. Non avevo nulla di cui vergognarmi o da recriminarmi. Mi sono sentita molto serena nel farlo.

Da come ne parli si vede che tieni ancora moltissimo a lui.

È così. Anche quando mi viene fatto del male, non riesco a fare del mio dolore un'arma. Non ci sarà mai da parte mia l'intenzione di screditarlo. Quello che è successo mi servirà da insegnamento. Una psicologa mi ha aiutato a fare chiarezza fuori e dentro di me. Farò di questo una missione: aiutare gli altri a superare i propri periodi difficili.

Dove metterà ora Andrea Nicole le sue nuove radici?

Le mie radici sono la mia famiglia, sono tornata a Milano proprio per ritrovare la mia stabilità. Questo è un periodo di ripresa psicofisica. Negli ultimi due mesi ho avuto un crollo forte, ho perso tanto peso, molti capelli.

Hai detto che a volte le ansie prendono il sopravvento. Quali mostri si nascondono dietro le tue paure?

L’allontanarsi di un traguardo che aspetto da una vita: una stabilità affettiva, una famiglia. La paura di rimanere sola per sempre, anche se so che non sono mai sola (ride, ascoltandosi, ndr).

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Voltiamo pagina. So che stai seguendo Eleonoire Ferruzzi al GFVip. Le vostre sono due storie simili, ma raccontate in tv in modo diametralmente opposto…

La mia chiave di lettura è proprio questa: pur avendo affrontato lo stesso percorso di transizione, siamo persone diverse. La sua è una rappresentazione, sicuramente non la più vicina a me. Ma solo uno stupido penserebbe che tutte le persone transessuali sono Eleonoire, o sono Andrea Nicole. Come non tutte le donne biologiche sono uguali. Sono le intenzioni a fare il risultato.

E secondo te quali erano le intenzioni di Eleonoire nel costruire il suo personaggio?

Il suo personaggio è un'arma a doppio taglio. È molto simpatica, ma spesso non mostra altro rispetto al lato più estroso di sé, quindi chi la guarda è legittimato a credere che altro non ci sia. Sicuramente non sarà così. Credo che lei abbia paura di se stessa. Penso che anche la scelta di modificare così il suo corpo sia una forma di difesa personale.

L'abbiamo vista illudersi molto in fretta con alcuni ragazzi della casa. Mi sarei aspettata più diffidenza, più misura, da una persona che ha alle spalle la sua storia. Tu come hai letto quelle situazioni?

Quella ad esempio sono io: schiva, distaccata, diffidente. Anche in questo siamo diverse, siamo l'opposto in tutto. Penso che lei abbia un'esigenza affettiva così forte che la spinge a vedere cose che non esistono. Per due volte ha frainteso le attenzioni di un uomo che erano totalmente amichevoli. Credo sia una mancanza sua…

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In un'intervista a Rolling Stones nel 2019 dice: "Il difetto che imputo a molte trans è quello di voler passare da donna biologica, che è semplicemente impossibile. Sotto questo aspetto pure loro subiscono una costrizione che impone la società, vogliono essere qualcosa di definito". 

Non ci vedo alcuna costrizione nel fatto di nascere uomo ma sentirsi una donna. L'obiettivo della transizione è proprio questo. Se lei non vuole identificarsi in nessun genere, alzo le mani, quella è una cosa ancora diversa, ma perché giudicare scelte diverse dalle sue allora, se non la riguardano nemmeno?  Mi sembra un'affermazione auto riferita.

Nel tuo essere donna, oggi, quanto spazio ha il desiderio di diventare madre?

È un tasto dolente… (tra le lacrime, dopo una pausa di silenzio, ndr). È un desiderio che ho da anni e che penso mi poterò dietro per sempre. Quando penso alle relazioni penso all'essere mamma, moglie. Per me è questa la felicità. Il mio rammarico è vivere in un Paese che, se anche volessi diventare madre, mi pone come vincolo la presenza di un uomo.

E a tal proposito, le prospettive della politica attuale in Italia in tema di famiglia, diritti civili, quanto ti preoccupano?

È un ulteriore ostacolo. Per la politica italiana le adozioni ai single sono sempre state negate, quindi cambia il governo ma su questo non cambia nulla. Dispiace che per lo Stato un uomo o una donna single non sia in grado di prendersi cura di un bambino. Lo trovo molto riduttivo.

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