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Roberto Cavalli è diventato papà a 82 anni, è nato il sesto figlio da Sandra Bergman

Roberto Cavalli è diventato padre a 82 anni, è nato il sesto figlio da Sandra Bergman, la compagna da oltre quindici anni. Ex modella svedese di 38 anni, è indivisibile dal noto stilista e adesso madre di un bellissimo bambino di nome Giorgio.
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Roberto Cavalli e Sandra Bergman a Dubai nel 2014
Roberto Cavalli e Sandra Bergman a Dubai nel 2014

Roberto Cavalli è diventato padre a 82 anni, è nato il sesto figlio da Sandra Bergman, la compagna da oltre quindici anni. Ex modella svedese di 38 anni, è indivisibile dal noto stilista e adesso madre di un bellissimo bambino di nome Giorgio. A spiegare il perché di questo nome, ci ha pensato Roberto Alessi su Novella 2000:

Mi dice commosso: «L’ho chiamato Giorgio, come mio padre, che i nazisti fucilarono nella strage di Cavriglia quando avevo 4 anni». Ed ora in questa famiglia allargata è arrivato Giorgio, un bambino nato dall’amore, figlio di un mio amico speciale che, anche a un’età in cui per altri ogni passione è spenta, vuole ancora amare la vita negli occhi di un bambino. Roberto è un mio amico da trent’anni, la notizia ovviamente mi ha colpito, ma sono con lui e Sandra, soprattutto sono con Giorgio.

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I figli e le precedenti mogli di Roberto Cavalli

Roberto Cavalli ha altri cinque figli nati da due matrimoni precedenti: il primo con Silvanella Giannoni nel 1964 (dalla quale ha divorziato nel 1974), con la quale ha messo al mondo Tommaso e Cristiana, il secondo con Eva Duringer, dalla quale sono nati Robert, Rachele e Daniele.

Chi è Sandra Bergman, la compagna di Roberto Cavalli

Sandra Bergman nel 2006 è stata eletta donna più bella di Svezia, mentre nel 2008 è diventata la playmate del mese per la celebre rivista Playboy. La relazione tra lei e Roberto va avanti da circa 15 anni e sembrano essere molto affiatati.

L'arrivo di un figlio adesso sedimenterà senza dubbio questo rapporto, che ha rafforzato ancora di più l'immagine paterna nella testa di Roberto Cavalli, che nel suo passato ha dovuto soffrire molto per riuscire a posizionarla: "Non ho avuto un’infanzia facile. Mio padre è stato fucilato dai tedeschi nel luglio del ‘44, in una retata a Castelnuovo dei Sabbioni. Era geometra, lavorava per una miniera del Valdarno. Io avevo due anni. Non ho parlato fino a 18. Però la vita è stata generosa con me, mi ha ricompensato di tutto".

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