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Favino candidato agli European Film Awards come miglior attore per il film Nostalgia di Martone

Pierfrancesco Favino è candidato come miglior attore agli EFA (European Film Awards), in programma il prossimo 10 dicembre, per il suo ruolo in Nostalgia di Mario Martone.
A cura di Elisabetta Murina
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Pierfrancesco Favino è candidato come miglior attore agli EFA (European Film Awards). L'attore è tra i cinque finalisti del premio, che verrà assegnato sabato 10 dicembra a Reykjavik (Islanda), per il suo ruolo in Nostalgia di Mario Martone. Il film rappresenterà anche l'Italia alla prossima cerimonia degli Oscar nella categoria miglior film internazionale.

L'annuncio della candidatura di Favino

"Sono contento di poter rappresentare tutti quelli che hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto. Viva Nostalgia e Viva il cinema italiano", ha scritto su Instagram Favino nell'annunciare a tutti coloro che lo seguono la sua candidatura agli EFA. Si tratta di premi cinematografici che vengono assegnati ogni anno, a partire dal 1988, dall'Accademia Europea del cinema per celebrare l'eccellenza della produzione cinematografica europea, definiti da alcuni "Gli Oscar europei". La cerimonia di premiazione si svolge ogni primo sabato di dicembre. "Pierfrancesco Favino di Nostalgia non è solo il protagonista, è un’anima"-ha aggiunto Mario Martone"Sono felice per la sua candidatura, che rappresenta con forza il film e tutti noi".

Nostalgia rappresenterà l'Italia agli Oscar 2023

Nostalgia di Mario Martone è il film che rappresenterà l’Italia alla notte degli Oscar 2023 nella selezione per la categoria Miglior film straniero. Concorrerà per la shortlist che includerà i quindici migliori film internazionali selezionati dall’Academy, che sarà resa nota il 21 dicembre 2022. Adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo del 2016 di Ermanno Rea, Favino è il protagonista del film e interpreta il personaggio di Felice, uomo che dopo quarant'anni vissuti in Egitto torna nel luogo dov'è nato, il rione Sanità di Napoli, apparentemente per incontrare la madre ormai anziana. Dopo la morte della donna, Felice incontra don Luigi, con cui instaura un rapporto basato sul dialogo e durante una sorta di confessione (non in via sacramentale, non essendo egli cristiano) rivela che, in occasione di uno dei furti compiuti da ragazzi da lui e Oreste, quest'ultimo aveva ucciso il proprietario di una falegnameria. Padre Luigi lo caccia dalla chiesa, dicendogli che Oreste è diventato un boss pericoloso della camorra e che si fa chiamare ‘o Malomm.

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