Ultimo, la sala stampa esulta per il 4° posto e la reazione di Fiorello: come stanno davvero le cose
Tra i giornalisti e Ultimo c'è sempre una relazione complicata. È una storia che risale dal Festival di Sanremo del 2019, quando il cantautore romano si scagliò contro la sala stampa per averlo affossato, permettendo la vittoria di Mahmood. Quest'anno, la storia è stata un po' diversa con lui che è arrivato quasi a fari spenti, che ha giocato anche nelle storie con riferimenti a quello che ormai sembrava essere il passato. Ultimo è riuscito, infine, ad arrivare in Top Five ma classificandosi al quarto posto. E il video della sala stampa che festeggia il piazzamento è diventato virale.
La reazione di Fiorello
Nella puntata del 13 febbraio di Viva Rai2!, Fiorello ha voluto esprimere la sua opinione sul video della sala stampa e sull'esultanza:
Ci sono delle cose che vorrei dire, una cosa che non mi è piaciuta proprio del Festival e riguarda Ultimo. Ieri girava sul web questa reazione della sala stampa all'annuncio del quarto posto di Ultimo e non ho capito perché questa gioia di questa sala stampa. Ultimo ha fatto un Festival bellissimo, è arrivato quarto, si è inchinato e ha ringraziato. C'è questa antipatia nei suoi confronti, io non sono nessuno e voglio dirlo dal profondo del cuore, questa cosa non mi è piaciuta.
Una precisazione
Dalla nostra esperienza diretta – come sapete, la redazione di Fanpage.it era presente anche quest'anno a Sanremo – e non certo per difendere la categoria ma l'amor del vero, si può affermare che non c'era nessun astio nei confronti di Ultimo da parte della sala stampa. La sala stampa, che in maggioranza ha sicuramente votato non per Ultimo, considerava comunque l'artista come uno dei più titolati alla vittoria finale. Parlare di antipatia nei confronti Ultimo è una lettura parziale. Ultimo era un candidato forte per la vittoria finale e la sala stampa ha facoltà di voto: normale, dunque, che ci possa essere un'esultanza da parte di quanti hanno invece preferito votare gli altri artisti.
