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Sparite le provette con i segreti della longevità dei sardi

Le provette sono scomparse da mesi dal Parco Genos di Perdasdefogu. Servivano a studiare il Dna dei sardi e i segreti della loro longevità.
A cura di D. F.
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Le provette contenenti i campioni biologici sui quali studiare i segreti della longevità dei sardi sono sparite nel nulla: erano custodite negli speciali frigoriferi del Parco Genos a Perdasdefogu, ma non si sa che fine abbiano fatto. Le provette conservavano 230mila campioni di dna appartenenti a 14mila ogliastrini di Perdasdefogu, Talana e Urzulei, utili per lo studio di una delle popolazioni tra le più longeve del mondo. Ora sul fatto è stata avviata una inchiesta della Procura di Lanusei che vuol fare piena luce: l'ipotesi è quella di furto.

Il giallo ha avuto inizio circa un mese fa, quando l'unica dipendente rimasta al Parco Genos ha scoperto che alcuni cassetti dei banchi frigo erano stati svuotati. Biagio Mazzeo, procuratore della Repubblica,  ha aperto un fascicolo e affidato le indagini ai carabinieri di Jerzu. "La denuncia della sottrazione di alcuni campioni del Dna è arrivata il 10 agosto – ha spiegato Mazzeo all'ANSA – ma non sappiamo quando è avvenuto, si parla di un arco temporale che può essere anche di mesi. Così come non è chiaro quante siano le provette sparite. Indaghiamo per individuare il responsabile della sottrazione ma anche per capire se ci siano responsabilità sulle misure di sicurezza. Si tratta di dati estremamente sensibili sottoposti alla legge sulla privacy. Abbiamo accertato che non c'erano telecamere, né un sistema di accesso collegato a misure di sicurezza. Inoltre la sottrazione delle provette è avvenuta senza che ci siano stati segni di effrazione".

Nato nel 2000, il Parco Genos di Perdasdefogu si è dato lo scopo di studiare il Dna della popolazione sarda, una delle più longeve del mondo, avendo cura di esaminare anche le malattie ereditarie. La SharDna, prima società per la raccolta di campioni genetici in Italia fondata da Renato Soru e da Mario Pirast, lo scorso luglio è stata acquistata per 250mila euro da una società inglese, che così si è aggiudicata anche tutta la banca dati. "Gli investigatori stanno acquisendo documenti e testimonianze per cercare di ricostruire i contorni della vicenda – ha sottolineato il procuratore -. Dobbiamo capire cosa è accaduto e se il patrimonio custodito che doveva essere conservato nei frigo è andato perso oppure no".

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