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Sparatoria a Pisa, 21enne era agli arresti ma aveva un arsenale: sparite moto e arma

In un box vicino casa trovati fucili, pistole e munizioni ma sono spariti invece l’arma utilizzata il motorino della scorribanda.
A cura di Antonio Palma
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Doveva essere agli arresti domiciliari in casa per un precedente reato, ma invece non solo scorrazzava libero con il motorino nel quartiere ma poco lontano dalla stessa abitazione poteva contare su un vero e proprio arsenale tra fucili, pistole e munizioni di vario genere oltre a un silenziatore, ovviamente tutti di provenienza clandestina. È quanto hanno scoperto gli agenti della Squadra mobile di Pisa sul 21enne Patrizio Giovanni Iacono, il giovane protagonista venerdì scorso di una sparatoria nel quartiere popolare Cep della città toscana che è costata il ferimento di quattro persone, colpite solo perché lo avevano rimproverato per le sue scorribande in moto.

Del resto, nonostante la giovane età, il ragazzo ha diversi precedenti anche pesanti come le rapine che risalgono anche a quando era minorenne. Appena l'anno scorso aveva commesso un reato simile a quello di Pisa ma ad Alghero, in Sardegna, sua città di origine, quando sparò alle gambe fuori da un bar a un ragazzo per presunte questioni sentimentali. Per questo aveva ricevuto il divieto di dimora ad Alghero e aveva ottenuto i domiciliari nella città toscana, nella casa dove risiedono la madre e un fratello, estranei alla vicenda. Anche la famiglia del giovane però ha un passato difficile. Un altro fratello maggiore è detenuto a Volterra per omicidio e il padre invece è in carcere in Sardegna per altri gravi reati dopo essersi costituito al termine di una lunga latitanza.

Anche il 21enne aveva cercato di scappare dopo la sparatoria quando ha preso di mira le persone fuori da un bar dopo la lite per futili motivi. Era riuscito a sfuggire a poliziotti e carabinieri per tutta la giornata di venerdì, ma in serata è stato individuato mentre si nascondeva sotto ad un camper nei pressi del suo domicilio. Durante la successiva perquisizione, è stato ritrovato l'arsenale custodito in un box vicino casa che era nella sua disponibilità. Al contrario invece è giallo sulla pistola utilizzate e sul famoso motorino: entrambi sembrano scompari nel nulla.  Il giovane, che ora deve rispondere di tentato omicidio e porto abusivo di armi,  si è chiuso in un assoluto silenzio e non collabora ma le indagini a suo carico proseguono.

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