Sosta residenti in base al reddito: parcheggiare l’auto costerà fino a 180 euro all’anno
A Torino il sindaco del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino si appresta a varare una serie di provvedimenti che faranno discutere, soprattutto perché sono tutti aumenti di tasse comunali. Alla vigilia dell'approvazione del bilancio preventivo dell'anno 2017, infatti, la giunta Appendino ha infatti approvato una serie di rincari che vanno dall'aumento della tassa sui rifiuti, a quella per l'occupazione di suolo pubblico al costo del parcheggio per i residenti, fino all'aumento delle tariffe per l'accesso nelle Ztl. E proprio il punto relativo ai parcheggi rischia di creare un vero e proprio casus belli a Torino: a partire da maggio le tariffe per la sosta dei residenti in zona blu verranno calcolate prendendo come riferimento l'Isee, ovvero l'indicatore del reddito del nucleo familiare. Come spiega il quotidiano Repubblica "tre le fasce in cui sarà graduato il prezzo del talloncino, che finora costava 45 euro per tutti: da zero a 20mila euro di reddito Isee la cifrà rimarrà invariata, e calerà a 35 euro per coloro che dispongono di una vettura con una potenza inferiore ai 100 kilowatt e un reddito sotto i 12mila euro. Oltre i 20mila euro, invece, sono dolori: il permesso per posteggiare sotto casa costerà 90 euro per la fascia intermedia (fino a 50mila euro) e addirittura 180 euro per i ricchi oltre i 50mila euro di reddito annuo Isee".
Il Partito Democratico locale ha duramente contestato la proposta della Giunta e sostenuto che il Movimento 5 Stelle stia tentando "di fare cassa mettendo le mani in tasca a chi fatica ad arrivare a fine mese". “Quando i Cinque stelle promettevano che avrebbero cambiato Torino, di certo nessuno si aspettava che avrebbero cercato di farlo riducendo completamente sul lastrico i Torinesi. Se la giunta Fassino metteva le mani in tasca ai cittadini ogni volta che ne sentiva il bisogno, quella targata Appendino porta loro via direttamente i pantaloni", ha invece commentato il capogruppo della Lega Nord Fabrizio Ricca. “Ci chiediamo dove sia finita la Appendino che si scagliava con tutte le sue forze contro aumenti e decisioni del suo predecessore. Di certo, non è la stessa che vediamo oggi sedere sullo scranno più alto della sala consiliare”, ha aggiunto Ricca.