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Sopravvissuto all’Olocausto, a 102 anni scopre di avere un nipote

Eliahu Pietruzka era convinto che tutti i suoi parenti fossero morti nei campi di sterminio. Invece fortunatamente suo nipote è ancora vivo.
A cura di D. F.
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Si chiama Eliahu Pietruzka, ha 102 anni ed è uno dei pochi uomini ancora in vita dopo essere riuscito a sopravvivere all'Olocausto. Fino a due giorni fa era convinto di essere solo al mondo e che tutti i suoi parenti fossero stati uccisi nei campi di concentramento nazisti, poi ha scoperto – con immensa sorpresa – di avere un nipote, Alexandre.

I due si sono incontrati in Israele. Alexandre, figlio del fratello di Eliahu, Volf, si è imbarcato su un aereo dalla Russia per incontrarlo. Fino a pochi giorni fa Eliahu era convinto di non avere nessun familiare, di essere rimasto completamente solo dopo l’orrore dei campi di sterminio a cui lui stesso era sopravvissuto. Invece no: anche suo fratello era riuscito a salvarsi e aveva avuto un figlio, per l'appunto Alexandre, che oggi ha 66 anni.

Eliahu era scappato da Varsavia nel 1939, dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, e si era rifugiato in Unione Sovietica. Nel ghetto aveva lasciato il padre, la madre e i suoi fratelli più piccoli, i gemelli Volf e Zelig. I enitori erano stati deportati nei campi di sterminio insieme a Zelig. Volf invece era riuscito a fuggire ma era stato a sua volta deportato in un campo di lavoro russo in Siberia. Eliahu pensava fosse morto anche lui. "Nel mio cuore ero convinto che non fosse più vivo".

Dopo essersi sposato in Russia, nel 1949 Eliahu era tornato in Israele. Da quel momento era sempre stato certo che tutta la sua famiglia fosse morta nei campi di concentramento. Invece ha scoperto di avere un nipote. Suo fratello Volf era riuscito a salvarsi ai campi di lavoro, per tutta la vita aveva lavorato nel settore edilizio ed era morto nel 2011. Suo figlio Alexandre però è vivo, ha 66 anni e dalla città di Magnitogorsk ha preso un aereo per incontrarlo. Il resto è stata solo gioia incontenibile.

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