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“Sono stata molestata da 25 italiani ubriachi. Mi ha salvata un venditore di rose bengalese”

Una ragazza fiorentina ha raccontato la disavventura di cui è stata protagonista sabato sera in pieno centro a Firenze, quando un uomo bengalese – venditore di rose – l’ha salvata dalle molestie di un gruppo di italiani ubriachi.
A cura di Davide Falcioni
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Erano le 23 e 30 di sabato scorso. Un sabato apparentemente come molti altri nel centro di Firenze, a pochi passi dal Duomo, quando una studentessa toscana di 25 anni sarebbe stata aggredita da un branchi di suoi coetanei. E' stata lei stessa ad affidare a facebook il racconto di quei momenti di paura e soprattutto il lieto fine per merito di un venditore di rose asiatico: "Camminavo da sola per strada saranno state le 23.30, camminavo, mi piace camminare, poi amo Firenze e amo la notte – scrive –  mi si avvicina un gruppo di 25 ragazzi ubriachi (italiani), scherzano, mi chiedono un selfie, ridono… io volevo andare via ma vabbè si sta allo scherzo. Ad un certo punto, non saprei nemmeno spiegare come mi accerchiano e iniziano a dire frasi come "daaai vieni con noi, ti facciamo divertire, 25 contro 1 si fa una bella serata…".

Quello che all'inizio appariva solo come un momento di goliardia ben presto ha assunto ben altri connotati, tra battute volgare e insulti: "Io cerco di divincolarmi e andare via ma chiaramente non ci riesco quindi decidono di tirarmi addosso bicchieri e cannucce e uno di loro, o forse un paio mi sputano, o tentano di farlo, tutto questo mentre altri riprendevano con il telefonino". Nella testimonianza, diventata virale, la giovane prosegue: "L'unica persona che interviene è il Signore (la lettera maiuscola è voluta ndr), un venditore di rose ambulante che riesce a mandare via i ragazzi, mi dà un fazzoletto per asciugarmi le lacrime, mi porta in un posto dove mi offre da mangiare e da bere, mi fa portare degli asciugamani per pulirmi e mi regala una rosa. Se non ci fosse stato io stasera non potrei raccontare questa storia, non sapendo come ringraziarlo gli ho donato una mia fototessera in modo che si ricordasse sempre il volto della ragazza che ha salvato quella sera".

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