“Sono allergico ai preservativi”. Sa di essere sieropositivo e fa sesso non protetto: arrestato

Era consapevole di essere sieropositivo, ma diceva ai partner di essere sano e che, essendo allergico al lattice, voleva avere solo rapporti non protetti. In questo modo l'uomo, di 24 anni, originario della Romania, residente a Firenze, avrebbe infettato il compagno e, dopo la fine della storia, avrebbe continuato ad avere rapporti sessuali a rischio con altri. Per l’uomo è scattato l'arresto su disposizione del gip del tribunale del capoluogo toscano, Paola Belsito: è accusato di lesioni gravissime e tentate lesioni gravissime. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini, coordinate dal pm della procura di Firenze Christine Von Borries, il ventiquattrenne avrebbe consapevolmente contagiato il suo ex compagno e, finita la relazione sentimentale, avrebbe continuato a fare sesso senza preservativo con altri partner, risultati negativi al test dell'Hiv.

Secondo quanto emerso, oltre al quello dell'ex fidanzato, i casi accertati dagli investigatori sono due. Non si esclude tuttavia che il 24enne, sieropositivo da tempo, possa aver avuto rapporti sessuali a rischio anche con altre persone. Le indagini coordinate dalla procura fiorentina sono partite nell'agosto di quest'anno, dopo la denuncia presentata dall'ex compagno. Quest'ultimo ha raccontato di aver conosciuto il 24enne tramite Facebook nel 2015. Il giovane lo aveva convinto a fare sesso senza profilattico ("sono allergico al lattice"), rassicurandolo sulle sue condizioni di salute. Per giustificare l'assunzione quotidiana dei medicinali che prendeva per l'hiv, gli aveva fatto credere di essere malato terminale di cancro. Dopo circa un mese, gli aveva confessato di essere sieropositivo: l'ex compagno ha deciso di perdonarlo e la loro storia era andata avanti per un altro anno, durante il quale tra di loro ci sarebbero stati solo rapporti protetti. La scelta di denunciarlo è maturato quando, dopo la fine della loro relazione, l'uomo ha scoperto che l'ex continuava ad aver rapporti non protetti, giustificati con una presunta forma di allergia al lattice, con altre persone.

Una storia che ricorda da vicino il caso di Valentino Talluto, trentaduenne di Acilia, condannato a 24 anni di reclusione dai giudici della Corte d’Assise, per aver trasmesso il virus dell’Hiv a trenta donne con le quali ha avuto rapporti sessuali non protetti pur essendo consapevole di essere sieropositivo. Secondo il magistrato, il giovane "ha provato in tutti i modi” a contagiare decine di persone, riuscendo nel suo intento in 32 casi e fallendo, per “cause indipendenti dalla sua volontà”, con altre 20 persone Tra gli sfortunati che non sono riusciti ascampare alla malattia c’è anche un bambino partorito da una delle donne che, mentre era in stato di gravidanza, frequentava il trentenne.