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Sondaggi elettorali, va giù la Lega, il M5S la rincorre: in crescita anche Pd, FdI e FI

La Lega dal 32,2% al 31,5%, perdendo lo 0,7%. Cresce invece il M5s, arrivando al 25,7%. Probabilmente è l’effetto del decreto varato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, che di fatto spiana la strada al reddito di cittadinanza, la cui partenza è stata annunciata per aprile 2019. Il sondaggio è stato realizzato da Swg per il tg di Enrico Mentana su La7.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il sondaggio realizzato da Swg per il tg di Enrico Mentana su La7 mostra alcune novità. In primo luogo le rilevazioni sulle intenzioni di voto ci indicano una lieve flessione della Lega di Matteo Salvini: il Carroccio è sceso infatti dal 32,2% al 31,5%, perdendo lo 0,7%. Cresce invece il M5s (a acquistando mezzo punto in più) e toccando il 25,7%. Probabilmente è l'effetto del decreto varato giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, che di fatto spiana la strada al reddito di cittadinanza, la cui partenza è stata annunciata per aprile 2019. Riconquistano consensi anche i principali partiti d'opposizione Pd, FdI e Fi. Forza Italia, in calo negli ultimi sondaggi è in lieve ripresa grazie anche all'annuncio dei giorni scorsi di Silvio Berlusconi, che correrà per le prossime europee di maggio.

La Lega è quindi l'unico partito di centrodestra a registrare un calo dei consensi, rispetto alla rilevazione del 14 gennaio. Forza Italia sale dall'8,2 all'8,6% (+0,4). Ma si dovrà attendere ancora qualche giorno per capire quanti punti valga concretamente la candidatura di Silvio Berlusconi. Fratelli d'Italia guadagna uno 0,2%, salendo dal 4,2 al 4,4%, attestandosi sopra la soglia di sbarramento del 4% prevista per il parlamento europeo.

Il M5S, sempre più sotto i riflettori negli ultmi giorni, ‘ruba' la scena agli alleati leghisti, passando dal 25,2 % al 25,7% dei consensi (+0,5%). Crescita di consensi anche per il Partito democratico. Forse ha contribuito la creazione di una lista unica per le elezioni di maggio, voluta da Carlo Calenda, con lo scopo di riunire il partito, unendo tutte le forze progressiste e anti-sovraniste. Il dato comunque è che il Pd guadagna lo 0,6% salendo dal 17,3 al 17,9%.

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