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Sondaggi elettorali, tornano a crescere Lega e M5s: insieme si avvicinano al 60%

Lega e Movimento 5 Stelle tornano a crescere nei sondaggi e staccano sempre più nettamente il Partito Democratico. Il Carroccio è il primo partito, ma i pentastellati fanno segnare un recupero dopo settimane di calo costante. Insieme le due forze di maggioranza tornano ad avvicinarsi al 60% dei consensi.
A cura di Stefano Rizzuti
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Se gli ultimi sondaggi sembravano segnare un trend decisamente meno positivo per le forze di governo e soprattutto per il Movimento 5 Stelle, l’ultima rilevazione effettuata da Swg per il Tg La7 fa tirare un sospiro di sollievo non solo a Matteo Salvini ma anche a Luigi Di Maio. La Lega è sempre saldamente il primo partito, con il 32% dei consensi: mezzo punto percentuale in più rispetto a una settimana fa. Negli ultimi sette giorni è cresciuto anche il valore del M5s, che passa dal 26,5% al 27,3% di oggi. Complessivamente le due forze di governo sono vicine al 60%, fermandosi a un passo da questo traguardo, al 59,3%.

Resta nettamente indietro il Partito Democratico, che perde nuovamente consensi: passa dal 18% di sette giorni fa al 17,6% odierno. In calo anche gli altri partiti del centrodestra: Forza Italia si attesta all’8,2% perdendo lo 0,2%; stessa percentuale persa in una settimana da Fratelli d’Italia che si ferma al 3,3%. Passando alle altre forze di centrosinistra, non si registrano importanti scossoni. +Europa rimane stabile al 2,8%, mentre Potere al Popolo perde qualcosa fermandosi al 2,4%. Stessa percentuale di Liberi e Uguali che rosicchia lo 0,1% rispetto a sette giorni fa.

Il rischio di proteste violente in Italia

Alle persone intervistate per il sondaggio si pone anche un’altra domanda, partendo da quanto accaduto in Francia con la protesta violenta dei gilet gialli. Si chiede agli elettori se credono che ci sia il rischio che in Italia avvenga la stessa cosa e se possa quindi scoppiare un movimento di rabbia come in Francia. Il 32% degli intervistati ritiene questa ipotesi probabile: il 7% afferma che è molto probabile, il 25% abbastanza. Al contrario, il 58% ritiene questa possibilità remota: poco probabile per il 39%, per niente per il 19%. Non ha una posizione chiara sul tema il restante 10% del campione.

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