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Sondaggi elettorali: Lega e M5s perdono consensi e scendono sotto il 60%

I due partiti al governo, Lega e Movimento 5 Stelle scendono per la prima volta da mesi sotto il 60% dei consensi: lo dimostra il sondaggio realizzato da Ixè questa settimana. Se si dovesse andare al voto adesso quindi, Salvini e Di Maio troverebbero l’arresto al 57,8%. L’analisi spiega anche che il 68% degli italiani sarebbe favorevole a rimanere all’interno dell’eurozona: per la prima volta dal 2017 la percentuale di coloro che si dicono contrari all’euro infatti non riesce a toccare il 20%.
A cura di Chiara Caraboni
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Negli ultimi mesi non si era mai verificato. Eppure, secondo l'ultimo sondaggi condotto da Ixè, la coalizione Lega-Movimento 5 Stelle non raggiunge il 60% dei consensi. Dai dati raccolti infatti il governo giallo-verde mantiene un bacino ampio che supera abbondantemente il 50%, ma rispetto alle ultime analisi perde qualche punto percentuale e si arresta al 57,8% delle intenzioni di voto.

Sarà per le giornate burrascose che hanno visto discutere il Governo italiano con le autorità europee, sarà per la manovra di bilancio non accettata dalla Commissione o per i mercati che ballano e lo spread che crea timore. Di fatto dal sondaggio emerge che la Lega è scesa dell'1,1% e questa settimana il suo totale dei consensi si ferma al 30,7%, una delle percentuali più basse da giugno 2018 per il partito di Matteo Salvini. Così, anche il Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio, che se la settimana scorsa era riuscito ad alzare qualche punto dopo l'evento di Italia 5 Stelle toccando come cima più alta il 29,1%, nella ricerca di Ixè non supera di molto il 27%, anzi, si ferma al 27,1% perdendo quindi il 2%. Il totale dei due partiti al governo quindi mantiene nettamente la maggioranza, ma va segnalato che qualche flessione verso il basso in questa settimana c'è stata.

Nel complesso, in calo tutto il centro-destra: confrontando le ultime due settimane infatti l'unione di Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Noi con l'Italia-UDC è passata dal 43,5% al 42,8%, ma tra questi gli unici a perdere in realtà sono la Lega e Forza Italia di Berlusconi, che dall'8,7% è scesa all'8,1%, il livello più basso dalle elezioni del 4 marzo 2018 secondo le stime raccolte da Ixè. In crescita invece il partito guidato da Giorgia Meloni, Fratelli d'Italia, che guadagna lo 0,7% e questa settimana conquista il 3,3% dei cittadini italiani; Anche Noi con l'Italia-UDC vanta un leggero aumento e passa dallo 0,4% allo 0,7%.

Recupera qualche punto anche il centro-sinistra e in particolare il Partito Democratico che, stando al sondaggio, convincerebbe il 17,9% degli ipotetici elettori, lo 0,8% in più rispetto ai giorni scorsi. Scende leggermente Emma Bonino con +Europa invece, che dal 2,5% ora è al 2,2%. Nel complesso, il centro-sinistra gode del 21,1%, esattamente l'1% in più rispetto alla stima effettuata da Ixè il 12 ottobre scorso. Per il resto Liberi e Uguali di Laura Boldrini e Pietro Grasso perdono qualcosa e si fermano al 2,2%, così come Potere al Popolo che questa settimana non va oltre il 2,1%.

Gli italiani vogliono l'euro

Un elemento che spicca dall'analisi però è che gli italiani sono per la maggior parte convinti dell'euro e di voler rimanere all'interno dell'eurozona. Per la prima volta dal 2017 infatti, la percentuale dei favorevoli all'uscita dalla moneta unica non tocca il 20%, ma rimane al 18%, dato che si scontra con il 68% dei cittadini che invece voterebbe per rimanere all'interno dell'eurozona, se dovesse esserci un referendum a riguardo. Contestualmente, sembra crescere anche la considerazione degli italiani nei confronti del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, probabilmente proprio per la sua funzione di garante e di bilanciamento tra le due principali forze politiche.

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