Usa, pappagallo assiste all’omicidio del padrone: famiglia chiede di farlo testimoniare

Può un pappagallo essere un testimone in tribunale durante un processo per omicidio. È quello che si stanno chiedendo nello stato del Michigan, in Usa, dopo che la famiglia di una vittima di omicidio ha chiesto la sua presenza in aula ritenendo che l'animale abbia assistito all'assassinio. Stando ai genitori della vittima , il 45enne Martin Duram, il pappagallo dopo la morte dell'uomo avrebbe iniziato a ripetere ossessivamente la frase "Don’t fucking shoot" (cioè "Non sparare, cavolo") imitando la voce della vittima. Secondo i genitori si tratta di una prova inconfondibile che l'animnale abbia assistito al delitto e dunque abbia visto chi è il killer.
Martin Duram è stato ucciso nel maggio dell'anno scorso nella sua abitazione di Sand Lake quando è stato raggiunto da un proiettile di pistola alla testa. Vicino a lui fu ritrovata in una pozza di sangue anche la moglie la 46enne Glenna, miracolosamente scampata ad un proiettile in testa. Inizialmente si pensava ad un duplice agguato in casa ma poi le indagini della polizia hanno messo sotto osservazione la stessa donna ora accusata del delitto. La 46enne che si è ripresa dice di non ricordare più nulla di quanto accaduto ma assicura che non aveva alcun motivo per uccidere il consorte o di suicidarsi.
A questo punto sono intervenuti i genitori di lui chiedendo di portare in aula il pappagallo. I due hanno anche girato un video dell'uccello subito dopo la morte del figlio in cui scandisce le tre parole e lo hanno consegnato alla polizia che però al momento lo ha ritenuto inammissibile. "Non sono a conoscenza di simili precedenti legali", ha dichiarato il procuratore della Contea Robert Springstead assicurando: "Non appena riceverò tutti gli elementi, prenderò una decisione su questo procedimento".