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Usa, evasero dal carcere scavando ogni notte un tunnel per tre mesi senza farsi scoprire

Come in un film ogni notte Richard Matt e David Sweat si calavano nel tunnel scavando senza che nessuno se ne accorgesse perché non veniva fatto alcun controllo nelle celle. E’ quanto ha stabilito un’inchiesta interna dopo l’evasione che finì tragicamente con la morte del primo e il ferimento del secondo.
A cura di A. P.
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Riuscirono ad evadere dalla prigione in cui erano rinchiusi scavando un lunghissimo tunnel a cui avevano dedicato i loro sforzi per tre lunghi mesi senza che nessunose ne accorgesse. È la storia di due detenuti statunitensi, Richard Matt e David Sweat, che il 6 giugno 2015 riuscirono a scappare in barba a tutte le misure di controllo dal Clinton Correctional Facility, un carcere di massima sicurezza statunitense situato nello stato di New York. Come3 ora ha stabilito una approfondita inchiesta interna  dell'ispettore generale dello stato, per mettere in atto la loro fuga i due killer avrebbero approfittato di un ambiente pieno di "carenze sistemiche nella gestione dei detenuti e nella sicurezza".

Secondo l'indagine i due condannati sono stati in grado di lavorare quasi ogni notte uscendo fuori dalle loro celle inosservati mentre allo stesso tempo manipolavano il personale penitenziario intorno a loro. I detenuti hanno programmato la loro fuga per mesi scavando mattone dopo mattone il tunnel prima di tagliare dei tubi che poi li avrebbe portati ad un tombino in una strada fuori dal penitenziario. Per l'inchiesta nessuno se ne è accorto perché il personale di sicurezza non ha mai condotto in tutto quel tempo le 15 ispezioni settimanali delle celle previste dal codice. "Se solo uno dei controlli fosse stato fatto correttamente, il piano di fuga sarebbe fallito immediatamente" spiega il rapporto.

Controlli che avrebbero potuto evitare la successiva caccia all'uomo che ha tenuto impegnati per settimane oltre 1300 poliziotti per un costo di circa 23 milioni di dollari. Alla fine la fuga dei due si è conclusa tragicamente con la morte di Matt  ucciso 20 giorni dopo da un agente federale, e con il ferimento di Sweat catturato due giorni dopo il compagno. La vicenda ha fatto scattare un revisione dei programmi nel carcere e soprattutto la rimozione dei vertici.

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