Scopre di avere un tumore: partorisce il figlio prematuro e dopo tre giorni muore

Ha compreso che per lei non ci sarebbe stato più nulla da fare. Per questo una donna statunitense incinta di sei mesi ha dato l'allarme e fatto l'impossibile per salvare il piccolo che aveva in grembo, organizzando un parto prematuro per dare a quel bimbo tanto desiderato una speranza di vita. Tre giorni dopo la donna è morta, uccisa da un tumore che due anni fa sembrava essere stato debellato e che invece ora era tornato diffondendosi nei polmoni, nei reni, nel fegato e nel cervello.
Protagonista della vicenda Danielle Janofsky, 30enne madre di due figli (la piccola Avery di quattro anni e il neonato Jake) che a febbraio è andata dal medico per una banale visita di controllo e in quel momento ha scoperto che il suo corpo era stato letteralmente devastato dal cancro. La sua battaglia è durata poco più di due settimane: il 27 febbraio è morta. Tre giorni prima tuttavia, era riuscita a dare alla luce Jake con un parto cesareo ad alto rischio per il bimbo, nato con un peso di appena 760 grammi e tuttora ricoverato presso l'unità di Terapia intensiva neonatale della University of Pennsylvania.
Il marito di Danielle, agente di polizia, ha organizzato su GoFundMe una campagna di raccolta fondi per ottenere un auto per la sua famiglia, in difficoltà economiche, ad affrontare le forti spese mediche legate alle cure prestate a Jake: in circa due settimane sono stati raccolti oltre 70mila dollari. Il dipartimento di polizia di Deptford Township, dove lavora l'uomo, ha scritto che "i fondi saranno utilizzati per garantire le migliori cure mediche per Jake, mentre quelli in più verranno impiegati per le spese d'istruzione dei bambini".