Il papà imprigionato in Cina, bimba di sei anni si veste da cavaliere: “Voglio salvarlo”

"Sono un cavaliere, in questo modo posso salvare il mio papà!" così la piccola Li Jiamei ha risposto a chi le chiedeva come si fosse vestita a quella festa in maschera per bambini a Pechino. Li Jiamei infatti è una bimba di sei anni figlia di Li Heping, un avvocato cinese da tempo impegnato per i diritti umani nel suo Paese e per questo arrestato dalla polizia. La famiglia dell'uomo infatti non ha più nessuna sua notizia da quando è stato fermato dalle autorità locali, nel mese di luglio dell'anno scorso e la bimba ne soffre tantissimo. "È piccola e le manca il suo papà, ma io la rassicuro spiegandole che insieme lo porteremo a casa" ha spiegato la madre della bimba e moglie dell'avvocato, Wang Qiaolin
"Quel giorno lei aveva pregato il padre di portarla al lavoro con lui e poi non lo ha più visto", ha raccontato ancora la donna. Li Heping infatti è stato prelevato dal suo ufficio dalle autorità locali e portato via senza nessuna spiegazione. Solo dopo diversi mesi i familiari hanno saputo ufficialmente quello che sospettavano da tempo e cioè che era detenuto in un carcere della città di Tianjin a sud-est di Pechino con l'accusa di sovversione, un reato che in Cina è punibile anche con la condanna a vita. Del resto Li Heping è solo uno dei tanti attivisti per i diritte civili finiti in carcere con pesanti accuse nel Paese asiatico. Come avvocato lui stesso ne aveva difesi tanti compresi alcuni dissidenti politici noti come Chen Guangcheng e Gao Zhisheng.