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Addio Rubble, aveva 31 anni: morto il gatto più anziano al mondo

Rubble viveva con la sua padrona, Michele, 52 anni, ad Exeter, in Regno Unito. Ha raggiunto una soglia di età che sarebbe l’equivalente di 150 anni per un umano. “Se ti importa davvero di qualcosa, quella cosa – qualunque essa sia – dura” dice ora la donna.
A cura di Biagio Chiariello
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Il mondo dice addio a Rubble, un bel gattone inglese dal pelo rosso e bianco considerato il felino più anziano al mondo per aver raggiunto i 31 anni di vita, ovvero l’equivalente di 150 anni per un umano. La sua proprietaria, Michele Heritage, aveva conosciuto Rubble nel giorno del suo ventesimo compleanno e da allora la coppia è diventata inseparabile. La 52enne di Exeter ha attribuito la lunga vita dell’animale al fatto di non aver mai avuto figli, così da coccolare ogni momento il suo bel gatto. “Era un compagno straordinario con cui ho avuto il piacere di vivere per così tanto tempo. Faceva parte di una cucciolata di gatti di un’amica di mia sorella”, ha raccontato la donna in un’intervista al South West News Service. “L’ho sempre trattato come un bambino. Non ho figli e ho avuto un altro gatto di nome Meg, che è scomparso all’età di 25 anni”, ha aggiunto ancora Michele: “Se ti importa davvero di qualcosa, quella cosa – qualunque essa sia – dura”.

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Michele sottolinea come Rubble sia stato sempre in gran forma e abbia iniziato a peggiorare solo negli ultimi mesi. “È invecchiato molto rapidamente verso la fine, a Natale ho detto a mio marito di essere convinta che sarebbe stata l'ultima festa che avremmo passato con Rubble”. "Era una creatura abituale, aveva i suoi posti preferiti per dormire e gli piaceva il suo cibo, quindi quando ha smesso di mangiare, abbiamo capito cosa stava succedendo...” ammette la 52enne.

Va detto che non esistono certificazioni ufficiali che attestino la longevità di Rubble: Michele, infatti, ha motivato la sua scelta di non iscriverlo al Guinness dei primati per un motivo legato al ‘carattere’ del micio: “Invecchiando Rubble era diventato scontroso, non avrebbe voluto troppa gente intorno e troppa attenzione. L’ho sempre lasciato vivere in pace”.

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