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Siria, Putin incontra a sorpresa Assad: “La fine della guerra e del terrorismo è vicina”

Il leader del Cremlino ha sottolineato nel corso di un summit con Bashar al Assad che le operazioni militari a Damasco e dintorni sono prossime alla fine, mentre bisogna ora pensare alle “questioni politiche”. In giornata avrà anche un colloquio con Trump sulla crisi siriana.
A cura di Ida Artiaco
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"La fine della guerra e del terrorismo è vicina". Così il presidente russo Vladimir Putin ha parlato nel corso di un incontro, avvenuto nelle scorse ore a Sochi, sul Mar Nero, con il collega siriano Bashar al Assad in una delle sue rare visite fuori da Damasco. Il numero uno del Cremlino ha auspicato che il processo politico nel Paese mediorientale avvenga sotto lo sguardo dell'Onu e che le Nazioni Unite abbiano in questa operazione una "parte attiva". "Vorrei congratularmi con voi per i risultati ottenuti in termini di lotta al terrorismo  – ha sottolineato -, per il fatto che il popolo siriano sta attraversando momenti molto difficili e si sta avvicinando a una definitiva e inevitabile sconfitta dei terroristi".

Tuttavia, Putin, sempre rivolgendosi ad Assad, che l'ha a sua volta ringraziato per l'aiuto russo nel salvataggio del suo Paese, ha anche ribadito che "abbiamo ancora una lunga strada da percorrere prima di arrivare a una vittoria completa sui terroristi, ma per quanto riguarda il nostro lavoro comune nella lotta al terrorismo in Siria, l'operazione militare è prossima alla conclusione Ora la cosa più importante è passare alle questioni politiche, e prendo atto con soddisfazione della sua prontezza a lavorare con tutti coloro che vogliono la pace e una soluzione del conflitto".

Dal 2015 a oggi, infatti, e cioè dall'inizio dell'intervento russo in Siria, evidenziano i due, "molte aree del Paese sono state liberate dai jihadisti e quelli che erano stati costretti a fuggire hanno fatto ritorno nelle proprie case". Mosca sostiene che Assad dovrà restare al potere almeno fino alle prossime elezioni, in programma nel 2021, anche se altri, tra cui Washington, chiederebbero una sua uscita di scena.

Intanto lo stesso Putin avrà nel corso della giornata di martedì 21 novembre un colloquio con il presidente statunitense Donald Trump proprio sulla crisi in Siria e riferirà del suo incontro a sorpresa con il presidente siriano Bashar al Assad. In una nota del Cremlino si legge anche che il leader russo ha in agenda una serie di consultazioni per trovare una soluzione di lungo termine per Damasco anche con altri capi di Stato come l'emiro del Qatar e i leader mediorientali, tra cui il turco Recep Tayip Erdogan e l'iraniano Hassan Rohani.

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