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Siria, morto il terrorista che mandò la figlia a farsi esplodere: “Ucciso da fuoco amico”

Il terrorista era apparso di recente in un video di “addestramento” della figlia, fatta esplodere in un commissariato di Damasco. Ad Aleppo trovate fosse comuni con decine di corpi.
A cura di Susanna Picone
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Una decina di giorni fa a Damasco una bambina di sette anni è stata usata come kamikaze per un attentato in un commissariato di polizia. La piccola, apparsa spaesata nel commissariato siriano, aveva chiesto del bagno quando qualcuno ha azionato la cintura esplosiva facendola morire. Qualche giorno dopo in rete è apparso un video che ritraeva la baby kamikaze insieme ai genitori e alla sorellina che la “salutavano” prima di mandarla a morire. Un video drammatico nel quale si vede anche il padre della bimba, che stando a quanto riporta il sito Al-Masdar News Amn, ora sarebbe morto. Il jihadista, nome di battaglia Abu Nimr, sarebbe rimasto ucciso dal fuoco amico dei suoi stessi uomini, sempre a Damasco, nella zona rurale di Tishreen. Abu Nimr è ritenuto responsabile di numerosi omicidi e rapimenti nella capitale siriana e di recente era diventato “noto” appunto a seguito della diffusione di quel video con la figlia.

Attentato ad Aleppo e fosse comuni – Continua intanto l'orrore della guerra in Siria. Almeno trenta persone sono rimaste uccise in un attentato dell'Isis ad Al Bab, il distretto ad est di Aleppo in mano ai jihadisti, secondo quanto ha riferito l'esercito turco. Intensi combattimenti, che negli ultimi giorni hanno provocato decine di morti da entrambe le parti, sono in corso a nord e ovest di Raqqa. Inoltre i militari russi impegnati in Siria hanno trovato fosse comuni ad Aleppo est, nella parte della città fino a pochi giorni fa in mano ai ribelli anti-Assad. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo aggiungendo che sui cadaveri sono stati trovati segni di tortura e mutilazioni. “Abbiamo trovato fosse comuni con decine di corpi di persone che avevano subito torture e mutilazioni”, ha detto Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo, segnalando che probabilmente si tratta soltanto dei primi rinvenimenti di questo tipo. “È stata una scoperta scioccante – ha sottolineato il portavoce russo – nelle fosse ci sono parti di corpi umani e quelli rinvenuti integri portano i segni di esecuzione con un colpo alla testa”.

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