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Siria, 23 persone uccise in un raid della Coalizione Usa: tra loro 8 bambini e adolescenti

Secondo quanto riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) le vittime erano imparentate tra loro e c’erano otto bambini o adolescenti minorenni. Il bombardamento in un villaggio nell’est della Siria.
A cura di Susanna Picone
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Ventitré persone, tutte imparentate tra di loro, sarebbero state uccise in un raid compiuto da aerei della Coalizione internazionale a guida Usa in un villaggio nell'est della Siria. La notizia è stata riportata dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus). Secondo la ong, tra le ventitré vittime ci sono otto bambini o adolescenti minorenni. Il bombardamento sarebbe stato compiuto sul villaggio di Al Jerthi, nella provincia di Deyr az Zor, in appoggio alle milizie a maggioranza curda che combattono lo Stato Islamico. Secondo le notizie riportate dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani il bombardamento sarebbe avvenuto ieri e le ventitré persone rimaste uccise erano degli sfollati che erano fuggiti da un'altra area coinvolta nei combattimenti, intorno alla città di Sbikhan. Il villaggio di Al Jerthi si trova sulla riva orientale dell'Eufrate, dove le cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf), che sono appoggiate dai bombardamenti della Coalizione, continuano a combattere contro i miliziani dell'Isis ancora arroccati alle loro restanti posizioni nella regione. Secondo l’Ondus, il villaggio dove è avvenuta la strage è stato occupato poco dopo dalle stesse Sdf.

In merito alla situazione in Siria, intanto, l’inviato speciale Onu Staffan de Mistura ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin di “avere il coraggio” di convincere il regime siriano ad accettare nuove elezioni per “vincere la pace”. In un’intervista alla televisione pubblica svizzera RTS, De Mistura ha detto che la vittoria militare non è “sufficiente” e che “deve esserci immediatamente un processo politico che includa tutti per avere una nuova Costituzione e nuove elezioni”. Putin “deve convincere il governo che non c’è tempo da perdere”, ha aggiunto De Mistura. “Si può pensare di aver vinto una guerra sul terreno, ma è temporaneo, bisogna vincere la pace, e per avere questo dobbiamo avere il coraggio di spingere il governo ad accettare una nuova Costituzione e nuove elezioni con l’Onu”, ha quindi sottolineato.

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