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Siri, Di Maio: “M5S voterà per la sua decadenza, Lega ha fatto casino per una poltrona”

Luigi Di Maio, durante un comizio a Casoria, è tornato sul caso Siri: “Se diciamo che siamo il governo del cambiamento, che siamo diversi da quelli di prima non possiamo permettere che ci sia una persona che dalle carte sembra che abbia aiutato un piccolo personaggio e lo lasciamo a fare il sottosegretario”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"Mi meraviglio tutto questo casino per l"attaccamento ad una poltrona. Un caso che si poteva risolvere in due minuti". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio parlando questa sera in un comizio a Casoria, riferendosi alle tensioni nel governo per l'inchiesta che riguarda il sottosegretario Armando Siri"Andremo in Consiglio dei ministri. Il Movimento cinque stelle ha la maggioranza assoluta e voteremo per la sua decadenza – ha annunciato – Ora mi meraviglio che la Lega su questa vicenda abbia fatto tutto questo casino" ha aggiunto Di Maio.

"Se diciamo che siamo il governo del cambiamento, che siamo diversi da quelli di prima non possiamo permettere che ci sia una persona che dalle carte sembra che abbia aiutato un piccolo personaggio e lo lasciamo a fare il sottosegretario – ha sottolineato – Lo dobbiamo fare perché alla fine voi smettete di avere fiducia nelle leggi. Dobbiamo smettere di dire che è cosa di niente perché per averlo detto negli ultimi 20 anni abbiamo ridotto il Paese a cosa di niente".

Sempre durante il comizio elettorale Di Maio ha citato la legge costituzionale che taglia 347 parlamentari, attesa per agosto: "Tagliamo di un terzo i parlamentari ma dovete sapere una cosa: il Pd vuole votare contro", ha detto il leader pentastellato dal palco. "Non accettiamo che la Lega temporeggi, non è una questione economica ma di civiltà", ha scandito il ministro.

Di Maio, parlando reddito di cittadinanza, si è poi rivolto ai beneficiari del sussidio: "A breve le persone che prendono il reddito devono firmare un contratto con me ad accettare il lavoro" che verrà proposto. "Pretendo serietà: abbiamo fatto il reddito, stanno arrivando le card, ma ora ci sono i doveri e non solo i diritti", ha sottolineato, spiegando che i doveri sono "formazione e reinserimento nel lavoro che proporremo e se non sarà qui vicino, sarà un po' più lontano". 

Di Maio ha ribadito poi la posizione del Movimento sull'autonomia regionale: "Non dico che l'autonomia non si deve fare, ma non accetto che si arrivi a una scuola e a una sanità di serie A e serie B. Il Movimento non permetterà i concorsi regionali, per i quali gli insegnanti avranno stipendi diversi. Va bene dare più autonomia e Lombardia e Veneto, ma non a scapito delle altre regioni, e del Sud". 

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