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Siracusa, uccise la compagna a coltellate: scatta il sequestro da un milione di euro

La Guardia di Finanza di Siracusa ha sequestrato beni per un milione di euro a Paolo Cugno, reo confesso del delitto della compagna Laura Petrolito. “Questa azione serve a garanzia del risarcimento agli orfani”. È la prima volta che in Italia si applica la nuova legge sul Femminicidio.
A cura di Ida Artiaco
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Laura Petrolito e il suo ex compagno.
Laura Petrolito e il suo ex compagno.

Un milione di euro. È questa la somma dei beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Siracusa a Paolo Cugno, reo confesso dell'omicidio della compagna, la 20enne Laura Petrolito, uccisa barbaramente nella campagne della cittadina siciliana lo scorso 17 marzo, con la quale saranno risarciti i due figli della vittima. È la prima volta che in Italia viene applicata questa norma. "Abbiamo chiesto e ottenuto il sequestro conservativo dei beni dell'indagato applicando la nuova legge sul Femminicidio – ha detto il procuratore Francesco Paolo Giordano -, ma è di molto inferiore a quella cifra che il giudice ha indicato come la somma che dovrebbe assicurare il futuro dei bambini di Laura se e quando la condanna del suo compagno diventerà definitiva". In questo caso, i giudici potranno disporre una provvisionale del 50 per cento a favore dei due bambini.

Il sequestro è infatti mirato a tutelare i beni a garanzia del risarcimento agli orfani e a prevenire ogni condotta illecita che possa danneggiare i figli delle vittime. "Ai piccoli dovrà essere garantito il diritto allo studio e poi l'avviamento al lavoro, attingendo dal fondo di due milioni di euro finora riservato alle vittime di mafia e terrorismo", hanno ancora sottolineato i magistrati. Cugno, 27 anni, ha confessato di aver ucciso la sua compagna Laura con almeno 16 coltellate, prima di gettare il suo corpo in un fosso e lasciando orfani i suoi due bambini, un maschietto avuto da una precedente relazione e una bimba di soli 8 mesi, figlia del suo assassino.

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