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Silvio Berlusconi: “Quelli che sono al governo sono peggio dei gilet gialli”

Ancora un affondo del leader di Forza Italia contro il governo e, in particolare, del Movimento 5 Stelle. Per Silvio Berlusconi, infatti, al governo italiano avremmo dei politici “peggio dei gilet gialli” e le ricette del Movimento 5 Stelle sono destinate a far crollare l’occupazione e l’economia.
A cura di Redazione
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La terza puntata della saga "Silvio Berlusconi contro il Movimento 5 Stelle" va in onda negli studi della trasmissione di Rai Due Povera Patria. Il Cavaliere, dopo aver parlato di italiani impazziti (perché solo 6 o 7 su 100 continuano a votarlo) e di voti dei poveri comprati con il reddito di cittadinanza, ora si spinge a paragonare i politici del Movimento 5 Stelle ai gilet gialli. O meglio, per Berlusconi al governo abbiamo ministri che sono "peggio dei gilet gialli" e con le loro ricette sono destinati a portare al collasso l'economia italiana e di conseguenza i livelli occupazionali. "Stanno devastando il Paese", aggiunge, ribadendo di non aver mai dato il via libera al governo gialloverde e ricostruendo il modo in cui si è giunti alla separazione con Matteo Salvini, che ha scelto di portare le istanze leghiste al governo ma che ora rischia di farsi influenzare dall'alleato grillino.

Quanto al legame col leader leghista, poi, assicura che l'alleanza resta forte e proficua a livello territoriale. Nonostante spesso i due non siano d'accordo su alcune scelte, come nel caso della decisione di andare in Sardegna e schierarsi dalla parte dei pastori sardi. "Salvini sa fare bene la propaganda per se stesso e per la Lega", spiega, per poi aggiungere la necessità che un leader politico risolva concretamente i problemi.

E quanto al suo impegno alle imminenti elezioni Europee ribadisce la volontà di candidarsi per un seggio all'Europarlamento, ma specifica che, contrariamente a quanto filtrato nelle ultime settimane, non sarà capolista in tutte le circoscrizioni e lascerà che nel Centro Italia sia Antonio Tajani a guidare la truppa forzista. Un atto quasi dovuto per quello che è l'attuale Presidente del Parlamento Europeo e il papabile numero uno alla successione del Cavaliere.

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