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Silvio Berlusconi: “M5s vuole un regime come quello di Maduro, se governo non cade futuro nero”

Silvio Berlusconi attacca il M5s: “I Cinque Stelle ammirano Chavez e Maduro e vorrebbero per l’Italia un regime simile, trascinandoci nella stessa catastrofe”. Il leader di Forza Italia vede l’arrivo di una “tempesta economica” e prevede che se il governo non cadrà ci sarà “un futuro molto nero, con conflitti sociali, disoccupazione e recessione”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Continua a pieno ritmo la campagna elettorale di Silvio Berlusconi in vista del voto di domenica 10 febbraio alle elezioni regionali in Abruzzo. Il leader di Forza Italia, ospite di Radio 105, attacca il Movimento 5 Stelle su vari fronti, dicendosi preoccupato anche di quanto avviene dal punto di vista economico in Italia. Il primo spunto viene dalla situazione in Venezuela: “I Cinque Stelle ammirano Chavez e Maduro e vorrebbero per l'Italia un regime simile, trascinandoci nella stessa catastrofe”. Secondo Berlusconi, infatti, l’Italia ha “offerto una sponda a Maduro, a uno degli ultimi dittatori comunisti del mondo che ha ridotto alla fame il suo Paese. Anche questo è coerente con la visione dei 5 Stelle. È vergognoso che la tradizione democratica del nostro Paese venga rinnegata in questo modo anche bloccando l'intera Europa”.

Per Berlusconi quanto sta avvenendo in Venezuela è “di una gravità straordinaria. Non solo siamo l'unico tra i grandi Paesi europei a non aver preso posizione per la democrazia in Venezuela, ma con l'atteggiamento del governo abbiamo impedito all'Europa di parlare con una voce sola e di sostenere le legittime richieste delle forze democratiche riconoscendo il presidente ad interim che è stato espresso dal Parlamento venezuelano”.

L’allarme in campo economico

Berlusconi vede “un futuro molto nero” per la situazione economica italiana. “Tutti i colleghi imprenditori che ho sentito sono preoccupati. E anche tanti risparmiatori. Se questo governo non cadrà vedo un futuro molto nero, con conflitti sociali, disoccupazione e recessione”, afferma il presidente azzurro parlando di un Paese “paralizzato dall'incompetenza e dall’improvvisazione, e il retaggio ideologico della peggiore sinistra del ‘900, dei 5 Stelle al governo. Hanno solo cominciato a realizzare il loro programma ma hanno portato il Paese alla recessione, aumentando la pressione fiscale, la spesa assistenziale a vantaggio di pochi, le nazionalizzazioni, il blocco delle infrastrutture, rendendo difficili le assunzioni”.

Berlusconi parla di Paolo Savona, nominato dal Consiglio dei ministri alla guida della Consob: “Savona, che è certo una persona competente, si defila dal governo per andare alla guida della Consob: è un segnale significativo della tempesta economica che si sta scatenando, di cui vediamo solo le avvisaglie. Penso alle immagini irresponsabili dei ministri che festeggiavano la fine della povertà in Italia sul balcone di Palazzo Chigi mentre spingevano il paese verso il baratro. Io sono davvero angosciato come leader politico, come imprenditore e come padre di famiglia”.

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