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Silvio Berlusconi: “Il declino di Matteo Salvini è iniziato, Luigi Di Maio mi ricorda Hitler”

Silvio Berlusconi è convinto che “il declino di Matteo Salvini è iniziato” e l’unico modo che ha il leader della Lega per fermarlo è tornare a guardare al centrodestra. Luigi Di Maio rappresenta, per il Cavaliere, la generazione dei nuovi leader politici che “non si sono fatti il mazzo” e gli ricorda “Adolf Hitler”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Silvio Berlusconi ha una convinzione: "Per scongiurare un declino già iniziato", Matteo Salvini, dopo le elezioni europee, dovrà tornare a guardare al centrodestra, dovrà tornare da lui. L'ex presidente del Consiglio non riesce a darsi pace, non capisce perché il ministro dell'Interno preferisca governare con il Movimento 5 Stelle che far saltare il banco e tornare a casa, in più con un ruolo che, nella concretezza, è di secondo piano, visto che "su 20 leggi prodotte insieme, ben 18 sono di iniziativa grillina". Berlusconi ce l'ha con i nuovi leader politici, colpevoli di non essersi "mai fatti il mazzo", a differenza della sua generazione. Tra questi c'è Luigi Di Maio, il grande alleato di Salvini che tiene il Capitano lontano dal centrodestra. Secondo Berlusconi il capo politico del Movimento 5 Stelle ha ottime doti da comunicatore, ma gli fa venire in mente un paragone da pelle d'oca: "Pure Adolf Hitler all’inizio era un semplice imbianchino – ha spiegato il Cavaliere – E solo grazie all’oratoria, come Di Maio, guarda te cos’è riuscito a combinare". Berlusconi non riesce a nascondere di aver provato "una forte delusione" per il comportamento di Salvini, ma soprattutto ha sottolineato: "Tutti i dirigenti della Lega in contatto con Forza Italia la pensano esattamente come me". Poi, ha raccontato il Cavaliere alla Stampa, il leader del Carroccio non ha "equilibrio né buonsenso" per guidare il Paese come presidente del Consiglio.

Come numero uno di Palazzo Chigi sarebbe meglio un uomo più moderato, come Antonio Tajani, che "da presidente del Parlamento Ue, si è fatto apprezzare da tutti i capi di governo, anche della sinistra, e cambierebbe completamente il nostro rapporto con l’Europa". Anche se al momento Silvio Berlusconi non ha nessuna voglia di ritirarsi, in pole per il futuro di Forza Italia c'è proprio l'ex presidente del Parlamento europeo, insieme alla vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, nonostante le ultime polemiche al momento della scelta delle liste per le europee.

Proprio in quelle liste Berlusconi compare in prima posizione in quattro circoscrizioni su cinque, ma, a differenza di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, lui ha intenzione di andare veramente a Bruxelles. Lo ha scritto lo stesso ex presidente del Consiglio in una "lettera agli elettori", pagata da Berlusconi e apparsa oggi sui quotidiani. Perché "Salvini e Meloni sono candidati ma dopo le elezioni resteranno in Italia" mentre "io sarò l'unico che andrà davvero in Europa". Quello del Cavaliere è un ultimo appello per "mandare a casa" il governo attuale e "resistere al progetto egemonico del comunismo".

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