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Sigarette elettroniche, arriva la stangata fiscale: prezzi raddoppiati per gli “svapatori”

Da gennaio 2018 entra in vigore il nuovo regime fiscale sulle sigarette elettroniche, una vera e propria stangata che ha prodotto il raddoppio dei prezzi dei liquidi utilizzati dai fumatori per “svapare”. Da aprile, inoltre, arriverà un’ulteriore più stringente regolamentazione per il mercato delle e-cig.
A cura di C. M.
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L'anno nuovo porta con sé una vera e propria stangata sulle sigarette elettroniche. Da gennaio 2018 entra infatti in vigore il nuovo regime fiscale, che produrrà aumenti consistenti e un conseguente aggravio dei costi per i consumatori. Rispetto all'anno scorso, i prezzi dei liquidi utilizzati per "svapare" sono infatti più che raddoppiati per effetto di due sentenze della Consulta che hanno considerato legittime una serie di tassazioni ulteriori. I produttori hanno dunque cominciato ad applicare l'imposta di consumo pari a 39 centesimi per millilitro, per un costo totale di 4,5 euro per boccetta da 10 ml, boccetta che tendenzialmente un fumatore media consuma in due o tre giorni. Ma da aprile arriveranno ulteriori rincari: il regolamento dei Monopoli stabilirà i criteri di applicazione dell’imposta anche ai vari prodotti utilizzati dagli svapatori per la produzione dei liquidi da inalare, glicole e glicerina vegetale in primo luogo. Gli eccipienti, come i più comuni glicerina e glicerolo, costano meno di venti euro al litro, ma se etichettati come "liquido inalabile" arriveranno a costare 450 euro solo di tasse.

Nel corso degli ultimi mesi è dunque partita la corsa all'approvvigionamento senza tasse, una corsa resa però molto più difficoltosa da un'ulteriore regolamentazione: da dicembre, infatti, in Italia è vietata la vendita online di sigarette elettroniche e relativi liquidi da svapare. I siti che hanno continuato a vendere nonostante il divieto sono stati oscurati dai Monopoli e al momento è illegale anche l'acquisto attraverso portali stranieri. A quanto pare, però, nel corso delle ultime settimane sul mercato è arrivato un nuovo prodotto che sembra al momento sfuggire alla regolamentazione italiana: la Nic. La Nic è nicotina disciolta in acqua a concentrazioni altissime: fino a 150 milligrammi per millilitro, contro un limite di legge di 20 milligrammi. Questo prodotto però, non essendo un “liquido destinato all’inalazione”, sfugge alla legislazione.

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