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Siena, studente delle medie colpito da meningite: scatta la profilassi per i compagni

Al ragazzino, che frequenta la scuola secondaria di primo grado di Colle di Val d’Elsa, diagnosticata meningite di tipo B. Il comune fa sapere che le famiglie dei compagni di scuola sono state immediatamente contattate dall’istituto e dalla Asl e si sono già tutte attivate così come i docenti interessati per sottoporsi alla profilassi antibiotica come da protocollo regionale.
A cura di Antonio Palma
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Un ragazzino che frequenta le scuole medie nel Senese è stato ricoverato nelle scorse ore a Firenze in condizioni definite serie dai medici dopo la diagnosi di meningite. L'adolescente, originario di Colle Val d'Elsa, era arrivato nella mattina di domenica al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena con il servizio di emergenza 118 in ambulanza e in codice rosso. Vista la gravità della sua situazione e la diagnosi dei medici, nel pomeriggio è stato poi trasferito d'urgenza all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze dove si trova tutt'ora ricoverato. A darne notizie è stata la stessa amministrazione comunale di Colle Val d’Elsa assicurando che è stata immediatamente avvita la profilassi prevista in questi casi per i per i compagni di scuola e gli insegnanti del  piccolo.

Il ragazzo, che frequenta la scuola secondaria di primo grado di Colle di Val d'Elsa, era stato regolarmente vaccinato per i ceppi A,C,Y,W di meningococco, come  ha spiegato il Comune della città, ma è stato colpito da meningite di tipo B. "L'ufficio di igiene preposto a mettere in atto tutte le procedure previste in questi casi ha immediatamente richiesto l'elenco degli alunni e i recapiti delle famiglie solo e soltanto delle classi che devono sottoporsi alla profilassi antibiotica come da protocollo regionale hanno tenuto a sottolineare dal comune. "

"Le famiglie sono state immediatamente contattate dalla scuola e dalla Asl in collaborazione con i medici di famiglia ed i pediatri, e si sono già tutte attivate così come i docenti interessati" ha aggiunto la nota dell'amministrazione comunale, concludendo: "Poiché come ribadito dal medico, il contagio può avvenire soltanto per contatto diretto e prolungato (per goccioline di saliva), tutti gli altri alunni e il personale non devono sottoporsi ad alcun tipo di trattamento di profilassi antibiotica". Lo stesso personale sanitario che ha avuto in cura il bimbo è stato sottoposto a profilassi preventiva.

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