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Siena, bimbo di 10 mesi ricoverato per problemi gastrointestinali: dimesso, muore il giorno dopo

Un bimbo di 10 mesi è morto all’ospedale di Siena a causa del riacutizzarsi di sintomi gastrointestinali il giorno dopo le dimissioni dal pronto soccorso. I genitori si sono rivolti alle forze dell’ordine per fare luce sulla vicenda, ma l’azienda sanitaria si difende: “La situazione clinica è purtroppo peggiorata. Abbiamo fatto tutto il possibile”.
A cura di Ida Artiaco
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La mano di un neonato stringe il dito di un adulto (archivio)
La mano di un neonato stringe il dito di un adulto (archivio).

Un altro dramma si è consumato nel giro di qualche giorno all'ospedale di Siena. Dopo il caso del neonato morto subito dopo il parto cesareo verificatosi lo scorso 26 maggio, per il quale sono stati avviati accertamenti da parte dell'azienda sanitaria per scoprirne la causa, un altro bambino è deceduto al Santa Maria alle Scotte per il riacutizzarsi di sintomi gastrointestinali. Il piccolo, 10 mesi, era arrivato con i genitori al pronto soccorso nella serata di lunedì 27 maggio. Il giorno dopo il bimbo è stato dimesso "in seguito al miglioramento delle sue condizioni", ma poi qualcosa è andato storto e la situazione è precipitata fino alla morte, avvenuta mercoledì 29 maggio. Come ha spiegato la stessa azienda sanitaria in un comunicato firmato dal direttore generale Valtere Giovannini, "il bambino è stato preso in cura prontamente nell'ambito del percorso pediatrico. La situazione clinica è purtroppo peggiorata nel corso delle ore successive e, nonostante le procedure di emergenza attivate, il paziente è deceduto".

Il bambino, si legge ancora nella nota, "era da tempo in cura presso l'ospedale" e "abbiamo subito studiato e valutato il percorso sanitario del bambino, esprimendo ai genitori l'intenzione di richiedere un riscontro diagnostico ed effettuando un audit a cui hanno partecipato oltre 40 professionisti". Per Giovannini, "abbiamo fatto tutto il possibile in scienza e con amore per il bambino. Non è stato sufficiente ma l'Ospedale ha fatto tutto il possibile". I carabinieri hanno comunque acquisito la cartella clinica del piccolo, dopo la richiesta effettuata dai genitori alle forze dell'ordine per fare luce sulla vicenda. A tal proposti, il direttore generale ha sottolineato: "Comprendiamo la volontà del padre e della madre di cercare di dare una spiegazione a quanto accaduto; abbiamo subito studiato e valutato il percorso sanitario del bambino. Abbiamo fatto il possibile".

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