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Si schianta contro un albero e muore a 20 anni, Riccardo aveva preso la patente da un mese

Riccardo Pozzato, 20 anni, è morto in un incidente stradale nel Padovano forse provocato da un malore. Il ragazzo stava tornando dalla sua prima lezione in palestra. La mamma: “Avevamo tutto, lui era il nostro sole”.
A cura di Susanna Picone
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Un giovane di venti anni è morto nel pomeriggio di martedì in seguito a un drammatico incidente stradale a Vigonza, nel Padovano, nella frazione di Codiverno. Riccardo Pozzato – questo il nome della giovane vittima – ha perso il controllo della sua auto ed è andato a finire contro un albero. L’impatto è stato violento e il ragazzo non ha avuto scampo. Come ricostruisce oggi il Mattino di Padova, Riccardo era appena uscito dalla palestra quando c’è stato l’incidente. La mamma ha detto che era la prima volta che ci andava: una circostanza che induce a pensare che potrebbe essersi sentito male dopo uno sforzo prolungato che non effettuava da tempo. Un’ipotesi, se possibile, avvalorata dalla dinamica dell’incidente. La Ford Fiesta del giovane – i genitori gli avevano comprato quell’auto usata per farlo spostare in autonomia – percorreva via Bosco in direzione di Codiverno quando sarebbe uscita di strada sulla destra percorrendo alcuni metri sul ciglio. Ci sarebbe stata una controsterzata per riportarla nella corsia di marcia ma l’auto non ha risposto al comando e, senza un accenno di frenata, avrebbe tagliato la carreggiata fino a schiantarsi contro l’albero.

“Avevamo tutto, non ci mancava nulla. Il mio Riccardo era il nostro sole”, ripetono intanto mamma Antonella e papà Filippo. Riccardo aveva compiuto 20 anni a gennaio e il mese scorso aveva preso la patente di guida. L’anno scorso si era diplomato operatore alla manutenzione di macchine utensili all'Enaip di Padova e dopo poco aveva trovato lavoro alla Guidolin srl di Reschigliano. La mamma ha raccontato che il ragazzo era felice di quel lavoro, ne andava fiero. “Ci aveva chiesto un'auto per spostarsi e andare al lavoro da solo – ha detto ancora il papà al Gazzettino –  allora l'abbiamo accontentato e abbiamo acquistato la Ford Fiesta. Era felice: seppur usata, ne era orgoglioso”. I genitori del ventenne hanno donato gli organi del loro amato figlio: “Il nostro caro Riccardo aveva due bellissimi occhi celesti – ha detto la mamma – ora qualcuno vede grazie a lui”.

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