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Si riprende mentre violenta un bambino di 6 anni: condannata all’ergastolo

Christine Alyce Slayman, 28 anni, avrebbe abusato del piccolo per diversi mesi nel 2015. La polizia ha fatto irruzione nella sua casa di Jacksonville, in Florida, e ha trovato un totale di 18 video di lei, che violentata il bimbo o lo istruiva a compiere atti sessuali. La donna sostiene di essere stata costretta dal fidanzato.
A cura di Biagio Chiariello
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Una donna accusata di pedopornografia è stato condannata a 40 anni di carcere per essersi filmata mentre violentava un bambino di sei anni. Christine Alyce Slayman, 28 anni, si è dichiarata colpevole di aver realizzato almeno 18 video di lei, che abusava della sua giovane vittima, istruendola a compiere atti sessuali. La donna sostiene però di essere è stata "costretta dal suo fidanzato", che non è ancora stato incriminato. Secondo quanto accertato dagli investigatori, la Slayman ha abusato del bambino per diversi mesi nel 2015, quando viveva a King William, in Virginia. Ha fatto dei video degli abusi col suo telefono e li ha portati con sé quando si è trasferita a Jacksonville, in Florida. Gli ufficiali hanno fatto irruzione a casa sua dopo aver ricevuto una soffiata, e lei è stata arrestata dopo che i filmati sono stati scoperti.

Dale Carson, avvocato della Slayman, ha detto che è stata "costretta in modo pressante" dal suo fidanzato ad abusare del bambino e registrare le violenze. "Seguendo gli ordini del suo fidanzato, la signora Slayman ha poi inviato quei video dal suo cellulare a quello dell’uomo” ha scritto Carson, secondo NBC12. “La mia assistita ha immediatamente cancellato il video dal suo cellulare. Ma il suo ragazzo ha copiato quei video su una chiavetta USB. Ha poi portato personalmente la chiavetta a Jacksonville nel 2017, quando la coppia si è trasferita dalla Virginia” spiega l’avvocato. “Lo scopo dell’uomo nel conservare i video è stato quello di estorcere in seguito comportamenti coerenti con i suoi desideri. La mia cliente ha dato al governo tutte le informazioni che poteva, nella speranza che il suo fidanzato fosse ritenuto responsabile per il suo ruolo in queste azioni, sebbene non sia stato ancora accusato" aggiunge il legale.

Ora trascorrerà quattro decenni dietro le sbarre e il resto della sua vita passato sotto supervisione dopo il rilascio. James Spero, agente della Homeland Security, ha dichiarato: "Mentre la condanna di oggi segna la fine delle indagini e dei procedimenti giudiziari su questo criminale, è importante ricordare che un bambino porterà le cicatrici di questo crimine per tutta la vita".

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