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Si ribella al matrimonio combinato: 19enne minacciato, deve vivere sotto protezione

Il giovane era stato promesso in matrimonio allʼetà di 5 anni. Dopo le minacce la polizia inglese è intervenuta per garantirne la sicurezza: si tratta del primo uomo ammesso a questo tipo di protezione da quando in Gran Bretagna è stata introdotta la legge in materia.
A cura di A. P.
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Come purtroppo spesso accade nel suo Paese di origine, fin dalla tenera età di 5 anni era stato promesso in matrimonio dalla sua famiglia a una persona che però non ha mai conosciuto, così quando è arrivato il momento di ufficializzare le nozze lui, ormai da anni in Inghilterra, ha deciso di dire no e ribellarsi a quel modo di fare per poter scegliere liberamente chi avere al suo fianco nella vita. Una presa di posizione però che dall'altra parte ha trovato ostilità aperta, sfociata poi in pesanti minacce, anche di morte. Per questo un ragazzo di 19 anni residente nel South Yorkshire si è rivolto alla polizia britannica ed è stato ammesso nel programma di protezione dedicato alle vittime di matrimonio forzati.

Si tratta del primo uomo ammesso a questo tipo di protezione  da quando in Gran Bretagna è stata introdotta la legge in materia per proteggere coloro che son costretti a sposarsi contro la loro volontà. Quando si parla di matrimonio combinato, infatti, di solito si pensa a giovani donne vengono costrette dai propri genitori a sposare un uomo mai visto prima, spesso più anziano. Questa volta invece la vittima è un ragazzo la cui identità ovviamente non è stata divulgata, e che ore vive sotto protezione in una località segreta  assieme ai tre fratelli più piccoli. "Spero che questo procedimento trasmetta un messaggio forte, in primo luogo alle potenziali o attuali vittime del matrimonio forzato affinché capiscano che siamo in grado di aiutarle, ma anche a coloro che continuano a sottoporre i loro figli e figlie a questo abuso: intraprenderemo azioni contro di loro per impedire che ciò accada" ha spiegato la polizia locale in un comunicato

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