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Si perde in strada a tre anni, 30 anni dopo ritrova i genitori: l’abbraccio è emozionante

Il 33enne cinese Cheng Xueping si è rivolto a un’organizzazione che si occupa proprio di rimettere in contatto i bambini sperduti con le famiglie. Incredibilmente anche i suoi stessi familiari avevano contattato la stessa agenzia fornendo campioni del proprio DNA. E alla fine si sono ritrovati.
A cura di Biagio Chiariello
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La storia di Cheng Xueping sembra uscita da un film. Quando aveva appena 3 anni, si smarrì nei pressi di un cantiere di Guizhou, nel sud-ovest della Cina, dove lavorava suo padre. Nonostante gli sforzi disperati dei suoi genitori per trovarlo, il ragazzo non fu mai più visto. Tre decenni dopo, il figlio perduto – ora un uomo di 33 anni – finalmente ha ritrovato i suoi genitori dopo che un test del DNA ha confermato la loro relazione biologica. Durante l’emozionante ricongiungimento, il padre di 55 anni, Cheng Jiguang, e la madre, Gao Zhenling, si sono stretti felici al loro figlio: un lungo abbraccio applaudito dagli abitanti del villaggio altrettanto emozionati.

La storia del bambino sperduto

La coppia ha raccontato di aver trascorso questi 30 anni alla ricerca del loro ragazzo, nato nel 1985 nella contea di Nanbu nella provincia di Sichuan. Cheng era stato affidato alle cure di sua nonna mentre la coppia lavorava a Guizhou, una provincia lontano quasi mille chilometri, per guadagnare più denaro. Ma presto, vinti dalla nostalgia, lo avevano ripreso con loro, portandolo in città. Ma un giorno, nel 1988, il bambino si era allontanato mentre giocava nel cantiere in cui lavorava Jiguang. Il padre ha detto a China News di aver vissuto con un “forte senso di colpa” per 31 anni per la decisione di trasferire suo figlio in città. Il ragazzino è stato successivamente trovato e portato nella contea di Jize nella provincia di Hebei, nel nord della Cina, a più di 1.700 chilometri da Guizhou, dove alla fine è cresciuto in una famiglia affidataria. Il suo primo genitore adottivo era un uomo single che in seguito lo ha abbandonato dopo essersi sposato e aver avuto dei figli propri, secondo Cover News. Cheng è quindi cresciuto con lo zio. Ha però raccontato di non essere mai stato davvero attaccato alle famiglie adottive, anche perché a conoscenza delle dinamiche del suo smarrimento.

La famiglia ricostruita

Il giovane si è così rivolto ad un'organizzazione no-profit, Baby Back Home, con l’obiettivo di ritrovare i suoi genitori biologici, fornendo dei campioni di Dna. Nonostante le speranze fosse quasi pari a zero, nell'agosto del 2018 i volontari dell'organizzazione lo hanno informato che avevano trovato una corrispondenza. Erano proprio i genitori di Cheng, che si erano rivolti alla stessa organizzazione.  L'incontro della famiglia ricostituita è stato un vero e proprio evento nella città di Ginzhou, con tanto di banda e giornalisti riuniti per documentare gli abbracci, le lacrime e il lieto fine.

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