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Si ferma sulla corsia d’emergenza. Falciato in A13, muore a 43 anni padre di 6 figli

La vittima abitava a Isernia e lavorava per una ditta incaricata di fare lavori di manutenzione straordinaria all’altezza del cavalcavia di Monselice. Ha travolto la morte lungo l’autostrada A13 in direzione Padova poco dopo Occhiobello.
A cura di Biagio Chiariello
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Tragico incidente sul lavoro ieri sera, lunedì, in Veneto. Un'automobilista fermatosi su una piazzola di emergenza della A13 Bologna-Padova è stato investito e ucciso la scorsa notte da un camion, in viaggio in direzione di Padova. La vittima si chiamava Vincenzo Sarachelli, 43 anni, di Isernia, sposato e con sei figli. L'uomo lavorava per una ditta di manutenzioni stradali ed era diretto al cavalcavia di Monselice (Padova) sulla stessa autostrada. L'incidente – informa la società Autostrade per l'Italia – è  avvenuto nel tratto compreso tra Occhiobello e Villamarzana, all'altezza del km 51. Sarachelli avrebbe dovuto raggiungere un cantiere di lavoro situato 30 km più a nord. Non è chiaro il motivo per cui si è fermato nella corsia di emergenza ed è sceso dal veicolo dell'impresa su cui viaggiava finendo per essere travolto da un mezzo pesante che sopraggiungeva. L'uomo sarebbe morto sul colpo. Sul luogo  dell'incidente sono intervenuti gli agenti della polstrada, i  medici del 118 e personale della società autostrade.

L'uomo, insieme ad un gruppo di colleghi operai, alloggiava in un albergo a Occhiobello. Avevano cenato tutti insieme per poi partire alla volta di Monselice. Da quanto si apprende, Sarachelli era solo nel furgone. A un certo punto però, poco dopo essere entrato in autostrada, si sarebbe fermato a ridosso dell'area di sosta "Quattro vie". Non c'era nessun cantiere segnalato: l'operaio si sarebbe accostato e sarebbe sceso, nonostante pochi metri prima ci fosse una piazzola. Al momento si presuppone che volesse prendere degli effetti personali nel retro del furgone. Proprio In quel momento è sopraggiunto un autoarticolato Volvo condotto  da un 23 enne di Motta di Livenza (Treviso), figlio del titolare di una ditta individuale di autotrasporti. L'operaio molisano è stato centrato in pieno e quando sono arrivati i soccorsi per lui non c'era più nulla da fare.

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