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Sgrida i bulli che hanno rotto il braccio del figlio a scuola: indagato per intimidazione

Christopher Cooper, 37 anni, inglese, ha chiesto ai ragazzini che avevano picchiato suo figlio di 9 anni e tormentata sua figlia di 11 anni di smetterla. In tutta risposta, si è visto accusare ufficialmente di intimidazione e ora dovrà presentarsi in tribunale: “Sono sconcertato”.
A cura di B. C.
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Ha deciso di affrontare i bulli che tormentavano i propri figli: solo per questo è stato ufficialmente indagato per intimidazione. Christopher Cooper, 37 anni, inglese, ha spiegato di come su figlio Braiden, 9 anni, è stato lasciato con un braccio rotto e sua figlia Millie, 11, è stata più volte tormentata per oltre un anno da alcuni bulletti. L’uomo avrebbe così deciso di affrontato i responsabili, dicendo semplicemente loro di “lasciare i suoi bambini in pace”. Quanto basta per essere accusato di intimidazione. “Sono sconcertato da tutta la cosa. Quello in cui viviamo è davvero un mondo pazzo”.

Secondo un portavoce della polizia della contea della Cumbria ci sarebbe stato “un alterco verbale tra un adulto e un bambino, in cui sono state fatte delle minacce”. La North Walney Primary, Nursery and Pre-School, la scuola frequentata dai figli di Cooper, ha rilasciato una dichiarazione sulla vicenda: “Il bullismo non è accettabile nei nostri istituti. Noi siamo pienamente a conoscenza del fatto che vi sono stati una serie di incidenti che hanno coinvolto i figli del signor Cooper nel corso degli ultimi sei mesi, e noi riconosciamo che questi eventi hanno causato loro sofferenza. Ma in risposta a questi incidenti, la sicurezza e il benessere dei bambini è sempre stata la nostra prima priorità, e come tale, non riconosciamo o accettiamo il comportamento del signor Cooper descritto dalla polizia”.

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