49 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Settimo Torinese, il Comune intitola una via a Braille: è un vicolo cieco

Decidono di dedicare una strada della città a Louis Braille, ma per l’inventore dell’alfabeto per non vedenti scelgono una via che si interrompe in aperta campagna. Il presidente dell’Apri ci ride su, intanto il sindaco assicura che quella strada proseguirà.
A cura di S. P.
49 CONDIVISIONI
Immagine

Dedicano una strada a Louis Braille, inventore dell’alfabeto per non vedenti, ma quella strada dopo qualche metro si interrompe in aperta campagna. Sembra una barzelletta quella che arriva da Settimo Torinese, comune piemontese che ha accolto l’invito dell’Apri (Associazione Pro retinopatici e ipovedenti) di dedicare un angolo di città all’inventore dell’alfabeto per non vedenti, ma che facendolo ha fatto parlare di sé non tanto per il gesto ma per la strada scelta. Perché appunto quella “via Braille” ha tutto l’aspetto di un vicolo cieco. Come scrive Repubblica nelle sue pagine torinesi comunque l’Apri l’avrebbe presa con filosofia. “Almeno hanno intitolato la via, come avevamo chiesto, sono il primo comune che lo fa fuori Torino. In molti altri stiamo ancora aspettando risposte oppure, come a Venaria, ci siamo trovati di fronte a muri di carte bollate e errori”, ha commentato il presidente Marco Bongi, che ha aggiunto di credere non sia stato uno scherzo voluto dell’amministrazione.

Il comune dice che quella strada presto smetterà di essere “cieca” – Da parte sua il sindaco Fabrizio Puppo ha assicurato che quella strada non resterà “cieca” per sempre: “Quella che oggi è via Braille – ha spiegato il primo cittadino – era una strada dove sorgevano già delle case ma non aveva ancora un nome, ora è vero che finisce nei campi e si interrompe ma non sarà sempre così perché quella è una zona che verrà urbanizzata”.

49 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views