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Sette luoghi italiani che hanno contribuito a plasmare l’identità culturale europea

Da Chiavari a Ventotene, da Napoli a Palermo, passando per Trieste, Norcia e Bologna, ecco dove, e perché, il cuore culturale dell’Europa batte in Italia: per sensibilizzare i giovani al senso di cittadinanza europeo, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha indetto il concorso letterario di narrativa breve “Animus Loci”.
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A cura di Redazione
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Vista del Teatro Massimo di Palermo (Pixabay).
Vista del Teatro Politeama Garibaldi di Palermo (Pixabay).

In Italia batte un cuore europeo. Forse non tutti sanno che il Belpaese ha dato un contributo fondamentale non solo alla nascita politica dell’Unione Europa, essendo tra i suoi storici fondatori, ma anche alla sua identità culturale. A testimonianza di ciò, ci sono alcuni luoghi che hanno accolto pensatori, intellettuali, artisti e letterati che sono diventati uno dei simboli del sapere del Vecchio Continente e che meglio di altri evidenziano questo profondo legame.

In occasione dell’anno europeo del patrimonio culturale, la Rappresentanza in Italia della Commissione europea ha pertanto organizzato il progetto “Animus Loci”, un itinerario attraverso luoghi italiani con forte valenza europea che si svilupperà in sette tappe: da Chiavari a Ventotene, da Napoli a Palermo, e poi ancora Trieste, Norcia e Bologna. In questo contesto è stato anche indetto un concorso letterario di narrativa breve, aperto ai giovani tra i 17 e i 25 anni. Tutti coloro che sono interessati a partecipare hanno tempo fino al prossimo 30 aprile per presentare il proprio racconto, che deve essere ambientato in uno dei sette luoghi prescelti, sviluppando il legame tra l’identità locale e quella europea.

Chiavari, dove è conservato il manoscritto della “Giovine Europa” di Mazzini

In questo comune è conservato il manoscritto della “Giovine Europa”, che contiene i principi su cui si fondava l’omonima associazione politica ideata da Giuseppe Mazzini. Si tratta di un documento che ebbe un importante ruolo per la diffusione delle idee di progresso, libertà, uguaglianza e democrazia che hanno ispirato il concetto di Europa unita. Come è scritto nel testo, il principio dominante è il “miglioramento di tutti per opera di tutti, progresso di ciascuno a pró d’altri”.

Trieste e la Mitteleuropa: crocevia di popoli attraverso i grandi della letteratura

Trieste è da sempre considerata città mitteleuropea e cosmopolita, crocevia di popoli, dalle armoniche contraddizioni e aperta al contributo di tendenze e culture diverse. In questo luogo hanno trovato ispirazione letterati e intellettuali provenienti da tutta Europa. Basti ricordare James Joyce, che qui concepì il suo capolavoro “Ulisse”, Italo Svevo ed Umberto Saba. Questi scrittori sono tra i precursori della tecnica narrativa del flusso di coscienza, che ha rappresentato un punto di svolta della letteratura europea alla fine dell’Ottocento, negli anni dei fermenti psicoanalitici, ispirando a sua volta molti famosi romanzi psicologici in tutto il Vecchio Continente.

Ventotene e il manifesto “Per un’Europa libera e unita”

Su questa piccola isola in provincia di Latina, nel 1941 Ernesto Rossi e Altiero Spinelli concepirono il cosiddetto “Manifesto di Ventotene”, meglio conosciuto con il titolo originale di “Per un'Europa libera e unita”. Si tratta di un documento molto importante per la promozione dell’unità europea, che i due scrissero quando furono relegati sull’isola in quanto oppositori del regime fascista. Il testo conteneva un vero e proprio sogno di libertà e prefigurava la necessità di istituire una federazione europea per supportare la nascita di una ideologia comune.

Norcia, culla della cultura benedettina e fiaccola di civiltà

Norcia è famosa in tutto il mondo per aver dato i natali, nel 480 circa, a San Benedetto, patrono d’Europa e fondatore dell’ordine monacale dei benedettini, che a loro volta diedero un contributo essenziale all’unificazione culturale delle popolazioni del Vecchio Continente dopo il crollo dell’Impero romano. I monasteri benedettini, che si diffusero ben presto anche nel resto d’Europa, hanno rappresentato per secoli i principali centri di irradiazione della cristianità, ma anche efficienti laboratori del vivere civile, dando una spinta decisiva alla rinascita morale e culturale del continente dopo le invasioni barbariche.

Bologna, sede dell’Università più antica d’Europa

Essendo sede dell’Università più antica d’Europa, l’Alma Mater Studiorum, Bologna non può non essere annoverata tra questi luoghi. Le prime tracce dell’attività dell’ateneo risalgono al 1317, ma esisteva una scuola giuridica sin dall’undicesimo secolo. Irnerio, famoso accademico medioevale, ne è considerato il fondatore. Il suo prestigio è rimasto immutato nel tempo, dando un contributo fondamentale alla diffusione dell’istruzione e alla circolazione del sapere entro i confini europei. Per questo, ancora oggi rappresenta un punto di riferimento accademico per centinaia di studenti che, in arrivo da ogni angolo d’Europa, partecipano alla fervida attività di scambi culturali e di studio.

A Napoli il teatro dell’opera più antico del Continente

Non tutti sanno che si trova a Napoli il teatro dell’opera più antico d’Europa tra quelli ancora in attività. Si tratta del San Carlo: fondato nel 1737 per volere di Carlo di Borbone, a cavallo tra l’epoca dei Lumi e il Romanticismo, da secoli manda in scena opere liriche e balletti, continuando a dare un apporto fondamentale al linguaggio dell’arte nel Vecchio Continente. La sua attività di diffusione della cultura non si è mai fermata, accogliendo artisti da tutta Europa. Tra quelli che l’hanno reso grande, ricordiamo Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini, alcuni dei padri dell’opera lirica europea.

Palermo, simbolo della Dieta Mediterranea e unione di popoli attraverso il cibo

Palermo è una delle città più rappresentative della Dieta Mediterranea, sostenibile, sana e variegata, già nella Lista del Patrimonio Mondiale Intangibile dell’Umanità dell’Unesco. La sua peculiarità è che non si tratta solamente di un modello alimentare, ottimo per la salute oltre che saporito, ma soprattutto di un momento di interazione sociale e di conoscenza di riti e tecniche tradizionali, che hanno contribuito alla nascita della cultura europea del cibo.

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