2.188 CONDIVISIONI

Sergio Mattarella ha firmato e promulgato il decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato per la promulgazione il decreto sicurezza, il testo fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e convertito negli scorsi giorni dal Parlamento con l’approvazione definitiva alla Camera dei deputati. Ora verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.
A cura di Stefano Rizzuti
2.188 CONDIVISIONI
Immagine

Il capo dello Stato ha firmato e promulgato il decreto sicurezza. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto fortemente voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. La firma per la promulgazione della legge è arrivata dopo l’approvazione definitiva da parte del Parlamento, con il voto alla Camera dei deputati di mercoledì scorso. Oggi era l’ultimo giorno utile per la conversione in legge del decreto. Ora il provvedimento verrà pubblicato in Gazzetta ufficiale.

Mattarella ha promulgato la “conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113, recante disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del ministero dell’Interno e l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Delega al Governo in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze di Polizia e delle Forze Armate”.

Esulta su Twitter l’autore del decreto, Matteo Salvini. Che sui social network posta una sua foto con al suo interno la scritta decreto Salvini. “Il presidente della Repubblica – scrive il ministro dell’interno – ha appena promulgato la nostra legge sicurezza e immigrazione. Dalle parole ai fatti”. Al post si accompagna anche l’hashtag #leggeSalvini.

La prima firma al decreto e gli avvertimenti a Conte

Lo scorso 4 ottobre il presidente della Repubblica aveva già firmato il decreto, prima delle modifiche in Parlamento, emanandolo dopo il varo in Consiglio dei ministri. In quell’occasione, il capo dello Stato aveva anche inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando come fosse necessario tenere ben saldo come riferimento la Costituzione. “Avverto l’obbligo di sottolineare che, in materia, restano fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato, pur se non espressamente richiamati nel testo normativo”, avvertiva Mattarella. In particolare, il presidente della Repubblica si riferiva all’articolo 10 della Carta, nel quale si richiama la conformità dell’ordinamento giuridico italiano “alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute”. Nello specifico, “la condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali”.

2.188 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views