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Sergei Eisenstein, il 120 anniversario della nascita. E Google gli dedica il doodle

Per Sergei Eisenstein, nato il 22 gennaio di 120 anni fa, il montaggio cinematografico è immaginazione al lavoro. Oggi quel principio contenuto in capolavori come “Sciopero!”, “Corazzata Potëmkin” e “Ottobre” è alla base della vita di milioni di utenti dei social.
A cura di Redazione Cultura
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Il 22 gennaio di 120 anni fa nasceva Sergei Eisenstein, uno dei più importanti registi della storia del cinema. Per l'occasione Google gli ha dedicato il doodle odierno. Autore di numerose opere rivoluzionarie, da "Sciopero!" alla celebre "Corazzata Potëmkin", fino a "Ottobre". Alcuni dei più grandi capolavori della prima parte del ventesimo secolo provengono dalla sua mano di sceneggiatore, regista, intellettuale e montatore. Ancora oggi, infatti, in molti manuali della storia del cinema, proprio per via dell'alto livello di innovazione che contemplavano, soprattutto dal punto di vista del montaggio e delle inquadrature, Eisenstein è considerato un esempio inarrivabile e un modello per tutti i giovani studenti di cinema.

Sulle idee di chi altri si basa, infatti, la moderna concezione del montaggio di immagini e suoni se non su quelle del regista nato a Riga nel 1898? Fare una Story di Instagram oggi significa attualizzare le sue teorie, padroneggiando i principi del montaggio cinematografico, che proprio Sergei Eisenstein ha portato a livelli di codifica e pratica cinematografica avanzatissimi. Secondo Eisenstein, infatti, il montaggio non è altro che un’estensione del sensibile, della capacità cioè di rappresentare quello che sperimentiamo con tutte le risorse a disposizione. Il montaggio è, quindi, immaginazione al lavoro. Se all’inizio si diceva che l’utente medio non sa raccontare una storia, possiamo ora ricondurre la questione a una mancanza di immaginazione e non più a una penuria di risorse tecnologiche. Ovviamente il nostro mondo attuale era inimmaginabile agli inizi del ventesimo secolo, eppure già all'epoca Eisenstein aveva intuito che si trattava soprattutto di immaginazione, non di semplice strumentazione.

Nato a Riga nel 1898 da padre di origini tedesche e madre di origine svedese, Sergei visse in una famiglia benestante. Iniziati gli studi in Architettura e ingegneria, ben presto li abbandonò per unirsi nel 1918 all'Armata Rossa e alla rivoluzione bolscevica, durante la quale si occupò della propaganda del regime con grande impegno, al punto da ricevere copiosi complimenti ed essere trasferito a Minsk, nell'attuale Bielorussia. Fu qui che approfondì le sue conoscenze in ambito artistico, fino al suo trasferimento a Mosca, dove lavorò per il Proletkult e iniziò a compiere i primi cortometraggi e lungometraggi, occupandosi al tempo stesso non solo dell'aspetto pratico ma anche teorico legato all'applicazione dell'arte al contesto sovietico e socialista negli anni Venti.

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