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“Senza i miei jeans non sarei qui oggi”: così un uomo è sopravvissuto per 3 ore in mare

Un trentenne tedesco caduto in mare da una barca in Nuova Zelanda ha utilizzato un trucco dei Navy Seal per sopravvivere in acqua con un paio di jeans. Dopo circa tre ore l’uomo è stato individuato e salvato da un elicottero e ha raccontato la sua storia: “Senza i jeans, non sarei qui oggi, sono stati davvero la mia salvezza”.
A cura di Susanna Picone
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Un turista tedesco è sopravvissuto per circa tre ore in mare trasformando i suoi jeans in una sorta di salvagente. L’incidente si è consumato il 6 marzo scorso in Nuova Zelanda e il protagonista di questa storia si chiama Arne Murke e ha trenta anni. L’uomo, secondo quanto ricostruito dai media locali, è caduto improvvisamente in mare da uno yacht di 12 metri sul quale si trovava col fratello. Arke e suo fratello stavano navigando nella baia di Tolaga, in Nuova Zelanda, e avrebbero dovuto consegnare l'imbarcazione il 10 marzo in Brasile. Il fratello ha subito lanciato un giubbotto di salvataggio al trentenne, ma purtroppo lui a causa delle onde è stato trascinato dal mare. Per sua fortuna Murke ha poi ricordato un trucco che aveva visto usare dai Navy Seal. Ha legato le gambe dei suoi jeans e li ha gonfiati realizzando una specie di giubbotto di salvataggio improvvisato.

“Senza i jeans, non sarei qui oggi, sono stati davvero la mia salvezza”, ha poi detto alla stampa il tedesco. “L’ho visto molti anni fa e ho sempre pensato: se mai dovessi finire in mare senza un giubbotto di salvataggio lo farò”, ha aggiunto l’uomo parlando coi media. Alla fine Murke è stato salvato da un elicottero di soccorso, che ha pubblicato su Facebook un video del momento in cui l’uomo è stato trovato dai soccorritori. Murke ha detto che il pensiero della sua figlia di 10 mesi, che vive con la sua ragazza nelle Filippine, lo ha aiutato nelle ore trascorse in mare: “In acqua ripetevo di dover resistere per mia figlia, che non potevo lasciarla senza padre”. “Voglio davvero ringraziare tutti coloro che sono stati coinvolti nelle operazioni di ricerca e soccorso, hanno svolto un lavoro eccellente e sono molto, molto grato”, ha aggiunto infine Murke sottolineando che la brutta esperienza non gli farà abbandonare l’oceano ma sicuramente farà più attenzione.

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